Scioperare sì ma rendendosi utili alla collettività. La Cgil Toscana ha proclamato per venerdì 28 novembre uno sciopero generale regionale di tutte le categorie, ma al posto dell’astensione dal lavoro, chi aderirà alla giornata di mobilitazione sarà impegnato in lavori utili socialmente.
Sciopero al rovescio come negli anni 50 Lavoratori, pensionati e volontari invece di manifestare nelle piazze, si legge in una nota della Cgil, si incontreranno per imbiancare una scuola, per curare le aiuole della propria città, per raccogliere e distribuire prodotti alimentari ai bisognosi e per donare il sangue. Si tratta di una sorta di ‘sciopero al rovescio’, primo in Italia per modalità ed estensione. Lo sciopero al rovescio, ricorda la Cgil Toscana, è tipico degli anni ’50 quando i disoccupati si impiegavano in lavori di pubblica utilità in un Paese ancora in ginocchio dopo la guerra. «Sarà una giornata di lotta all’insegna della solidarietà e del civismo – spiega il segretario generale di Cgil Toscana, Alessio Gramolati – con iniziative concrete di contrasto al degrado e al disagio che lambiscono le nostre città. Perché vogliamo bene al nostro Paese e alle persone che ci vivono e ci lavorano. Di fronte ai problemi non ci voltiamo dall’altra parte».
Imbiancamento delle scuole e distribuzione di alimenti A Massa Carrara, colpita dall’alluvione dello scorso 5 novembre, sarà imbiancato il liceo linguistico Montessori, ad Arezzo ci sarà una raccolta e la distribuzione di prodotti alimentari per aiutare chi ne ha bisogno, mentre Filcams ha chiesto ad alcune aziende un aiuto economico per l’asilo nido ‘Il Girotondo’ di Marina di Carrara e i lavoratori faranno uno sciopero al rovescio garantendo la prestazione lavorativa per l’intera giornata. Tutte le Camere del lavoro domani resteranno aperte fino alle 23.