Il sindaco di Carrara (Massa Carrara) Angelo Zubbani è stato aggredito stamani durante la cerimonia per la Bandiera Blu assegnata Marina di Carrara: un uomo si è avvicinato al primo cittadino e lo ha schiaffeggiato. L’aggressore è stato poi bloccato dalla Polizia e accompagnato in commissariato. Tutto è avvenuto a largo Marinai d’Italia, lungo la passeggiata del porto, durante la cerimonia dell’alzabandiera del riconoscimento nuovamente attribuito dalla Fee a Marina di Carrara. «E’ stato un atto vile, che non appartiene al sentimento e al dna di questa città che saprà reagire in modo democratico». Così il sindaco Zubbani, all’uscita dall’ospedale visibilmente scosso per l’accaduto.
Prognosi di 22 giorni, denunciato l’aggressore Zubbani è stato giudicato guaribile in 22 giorni, salvo complicazioni. Il primo cittadino è stato sottoposto a una visita oculistica al pronto soccorso dell’ospedale di Carrara: avrebbe riportato un problema a un occhio a causa del colpo ricevuto dall’aggressore 57enne, che è stato denunciato dalla polizia per lesioni aggravate. Ancora non precise le motivazioni del gesto. Da quanto ricostruito dagli investigatori il 57enne avrebbe preso parte ad alcuni consigli comunali riuniti dopo alluvione del novembre 2014.
A novembre un’altra aggressione Il sindaco è stato poi accompagnato al pronto soccorso, una volta conclusa la cerimonia. Zubbani è stato aggredito prima che avesse inizio l’alzabandiera, mentre stava parlando con alcuni collaboratori e alcuni bambini delle scuole presenti alla manifestazione. Subito gli è stato fornito del ghiaccio. A novembre scorso Zubbani era stato fortemente contestato in seguito ai danni per il maltempo, con lo straripamento del Carrione per il cedimento di un’argine del fiume. Quasi 2.000 persone, per lo più alluvionati, si erano radunate davanti al Comune chiedendo le dimissioni del primo cittadino e della giunta. Il sindaco in quell’occasione era stato anche colpito a una gamba e aveva pure accusato un lieve mancamento. La protesta aveva poi portato a una sorta di ‘occupazione’ di una sala del Palazzo comunale – durata fino alla fine di gennaio quando Zubbani aveva firmato un’ordinanza di sgombero -, da parte di un gruppo di cittadini che aveva dato vita a un’assemblea permanente.