ROMA – Questa volta ad intervenire è direttamente l’intelligence americana: il superyacht da 700 milioni di dollari attualmente ancorato nel porto di Marina di Carrara è riconducibile a Vladimir Putin.

Il superyacht dei misteri agita il Tirreno: sconosciuto il proprietario

A tornare sulla vicenda è ancora una volta il New York Times che aveva fatto sapere che le autorità italiane stavano indagando sulla proprietà del lussuoso panfilo, chiamato Scheherazade, lungo 140 metri e con una stazza di 10.167 tonnellate. Una notizia smentita dalla società di nautica di lusso The Italian Sea Group che in una nota ha spiegato: “In funzione della documentazione di cui dispone e a seguito di quanto emerso dai controlli effettuati dalle autorità competenti, dichiara che lo yacht di 140 metri Scheherazade, attualmente in cantiere per attività di manutenzione, non è riconducibile alla proprietà del Presidente russo Vladimir Putin”.

L’intelligence Usa non ha voluto dire quali siano gli indizi che a loro parere collegano lo yacht al presidente russo, né se o quanto spesso l’abbia utilizzato. Il superyacht si trova nel cantiere per attività di manutenzione. Guy Bennett-Pearce, il capitano dello Scheherazade, aveva affermato all’inizio di questa settimana che Putin non era il proprietario e che il presidente russo non ci aveva mai messo piede. Ma si è rifiutato di fornire il nome del proprietario, dicendo solo che non si tratta di nessuno che rischia sanzioni.