Il sito di Torraccia di Chiusi in località Aiano si svela alla cittadinanza. Mercoledì 12 aprile a San Gimignano sarà presentato il restauro murario dello scavo archeologico (ore 18 –  Museo Archeologico via Folgore 11). All’incontro parteciperanno Carolina Taddei, assessore alla cultura del Comune di San Gimignano; Pierluigi Giroldini, funzionario archeologo SABAP Siena, Grosseto e Arezzo; Marco Cavalieri, direttore dello scavo e professore Université catholique de Louvain; Emanuele Amodei, direttore Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. Interverranno gli studenti del corso di restauro di materiale lapideo dell’ Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. La presentazione sarà anche l’occasione per annunciare l’ottenimento della concessione di scavo per il 2017.

Il sito archeologico Il sito di Torraccia di Chiusi è costituito di uno stretto pianoro, ubicato nella piccola valle formata dal torrente Foci, affluente dell’Elsa, nel cuore della Toscana, tra le città di Siena, Volterrra e San Gimignano. Si tratta di un sito per il quale il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo italiano ha concesso all’UCL (Université catholique de Louvain – Belgio) un’autorizzazione di scavo e che è diretto da Marco Cavalieri, professore di archeologia romana all’UCL. Dall’estate 2005 e fino al 2012, una squadra di ricercatori, dottorandi e studenti ha iniziato una serie di indagini sul sito, scoprendo le vestigia di almeno tre vani di un’antica villa romana, databile tra il IV e il VI secolo d. C. Il terreno è stato acquistato dal Comune di San Gimignano a fine dicembre 2014, dopo una serie di vicissitudini burocratiche e dall’estate 2015 è ripartita la campagna di scavo.

La villa acquistò importanza in età tardo antica (V secolo d.C.). Dalle ricerche effettuate l’area si sta rivelando di massima importanza permettendo di acquisire dati significativi sulla storia della Valdelsa di quel periodo rivelando dati sorprendenti e innovativi.