Montefollonico torna ad essere la capitale del Vin Santo. Lo farà con “Lo gradireste un goccio di Vin Santo?”, l’ormai classico evento – giunto all’ottava edizione – in programma dal 7 all’11 dicembre, che si svolge nel borgo medievale nel comune di Torrita di Siena. Una tradizione ultra secolare quella del Vin Santo a Montefollonico, al centro di una serie di appuntamenti dedicati all’enogastronomia, alla cultura ed al folclore, che faranno di questa ridente località un importante polo di attrazione turistica.

Vini senesi e greci Quest’anno l’evento sarà incentrato sul confronto tra il Vin Santo, prodotto di eccellenza delle terre di Siena ed il Mavrodafni, un passito greco prodotto nel nord del Peloponneso. Sarà anche l’occasione per uno scambio di esperienze tra due paesi, l’Italia e la Grecia, che sono stati la culla della civiltà occidentale e che hanno diffuso la “cultura” del vino in Europa.

Gli appuntamenti Molti gli appuntamenti di approfondimento e dedicati al gusto nel programma: «Nel convegno inaugurale – anticipa Paolo Malacarne, assessore alle attività produttive del Comune di Torrita di Siena – si farà il punto sulla situazione della vitivinicoltura in provincia di Siena». E poi l’8 dicembre, la giornata più importante della kermesse di Montefollonico «oltre alla degustazione di Vin Santo- aggiunge Malacarne -, del Mavrodafni e di alcuni prodotti tipici delle due realtà territoriali, sarà possibile ammirare i caratelli prodotti artigianalmente dalla famiglia Renzi di Modena, antichi maestri bottai, famosi anche per la produzione di caratelli per l’invecchiamento dell’aceto balsamico, che sarà possibile gustare insieme al pecorino toscano. Di particolare interesse una conferenza dedicata al ritrovamento, avvenuto nel ‘700 nella zona di Montefollonico, dei resti di un animale preistorico, adesso conservato a Siena presso l’Accademia dei Fisiocritici, che permetterà di far luce sulle caratteristiche ambientali del nostro territorio in epoca preistorica. Infine non poteva mancare un riferimento all’Unità d’Italia». E durante la cena a base di piatti al vin santo di sabato 10 dicembre, il giornalista Bruno Gambacorta, conduttore della rubrica “Eat Parade” del TG2, accompagnerà il pubblico in un viaggio nei 150 anni della cucina italiana a un secolo dalla morte di Pellegrino Artusi.