Il rischio più grande durante questi giorni di isolamento in famiglia è “di non riuscire più a trovare spazi di intimità”. Ed invece è importante “ritagliarsi anche un’ora sola al giorno di tempo per se stessi e per i propri spazi”. Il suggerimento arriva direttamente dell’Ordine degli psicologi della Toscana che in questi giorni di emergenza ha attivato una vera e propria task force di psicologi, oltre 300 che si sono messi a disposizione del sistema Paese attraverso l’attivazione di due linee telefoniche. La prima (tel. 331.6826935) di informazioni attiva dalle 9 alle 19 tutti i giorni. E’ rivolta alla cittadinanza, agli psicologi stessi e agli operatori sanitari che stanno gestendo questa emergenza. Una seconda linea (tel. 055.3282200), attiva da oggi, dalle 9 alle 16.30 dal lunedì al venerdì, grazie alla collaborazione con il Comune di Firenze di vero e proprio supporto psicologico.
Nel vivere ‘la più grande emergenza dal secondo dopo guerra’ come l’ha descritta il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tuttavia, c’è qualcosa che spaventa le persone, oltre la malattia e il contagio. Ed è il fatto di dover cambiare il proprio stile di vita, il proprio modo di comportarsi e vivere le proprie abitudini. “Le persone – spiega il segretario dell’Ordine Rossella Capecchi – sono costrette a compromettere la propria privacy perché devono condividere gli spazi di casa. Ciò che noi psicologi raccomandiamo a tutti, compatibilmente con le proprie vicissitudini personali, è di crearsi una nuova routine quotidiana, di cercare attività piacevoli da fare come leggere un libro o guardare un film. Le invitiamo a cercare attività da fare insieme e a socializzare tra se. E’ importante non sovraesporsi alle notizie limitando il carico di informazioni perché c’è il rischio di non riuscire più a gestirle. Non tutti, infatti, hanno la capacità di filtrare le notizie ufficiali dalle ipotesi e dalle libere interpretazioni o peggio ancora dalle notizie false”.
E le tante domande che sono arrivate in questi giorni agli psicologi attraverso la linea telefonica sono a dimostrarlo. Dalla richiesta di informazioni su dove trovare l’autocertificazione ad un aiuto per la spesa a casa, ma anche richieste di persone che sentendosi sole hanno sentito il bisogno di condividere ansie e paure con qualcuno. “Alcune persone – aggiunge Capecchi – hanno paura ad uscire per andare a fare la spesa altri riportano di attacchi di panico che creano stati di confusione. La paura è fisiologica e ci permette di attivare meccanismi di allerta per reagire alle situazioni di pericolo, se diventa eccessiva però può innescare scelte sbagliate e non adeguate”. E allora come occupare il tempo che improvvisamente sembra diventato così in eccesso da non sapere come impiegarlo. “Con un po’ di ginnastica – conclude Capecchi – una telefonata con gli amici o con i colleghi di lavoro. Oggi per fortuna la tecnologia ci aiuta, bambini e nonni possono fare videochiamate, gli adolescenti possono contattarsi via whatsapp o skype.”