mps893921_2.jpgBanca Monte dei Paschi aderisce alla XIII edizione di “Invito a Palazzo”, la manifestazione promossa dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana) che ogni anno, per un’intera giornata, mette in mostra opere d’arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche. A Siena, sabato 4 ottobre dalle 10 alle 19, sarà possibile visitare gratuitamente Palazzo Salimbeni, gioiello d’arte e di storia della città.

Dentro Palazzo Salimbeni  I visitatori potranno ammirare la collezione d’arte, costituita da opere di scultura, pittura ed arte decorativa di ambito senese, in un percorso espositivo che si snoda attraverso i diversi corpi di fabbrica che componevano l’antico Castellare, dal fondaco, al cortile, alla scala progettata dall’architetto Pierluigi Spadolini, ai locali dell’archivio storico, al museo, alla Sala della Rocca. Nell’occasione sarà possibile visitare l’esposizione di alcune opere dell’artista Carla Accardi, omaggio che Banca Mps ha voluto dedicare alla recente scomparsa della “signora dell’astrattismo italiano”. La mostra temporanea, ad ingresso gratuito, resterà aperta fino al 12 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 16.

La sede storica di Banca Mps Palazzo Salimbeni, dimora duecentesca della potente famiglia dei Salimbeni, rappresenta la sede storica di Mps. Confiscato ai Salimbeni all’inizio del XV secolo dalla Repubblica di Siena, il complesso immobiliare fu destinato ad ospitare vari uffici pubblici, tra i quali, appunto, il Monte di Pietà. E questa istituzione, all’inizio modesta, andò poi progressivamente estendendo la sua presenza nel vasto complesso, insieme ad un continuo sviluppo operativo, tanto che, all’indomani dell’Unità d’Italia, l’intero immobile non fu più sufficiente ad ospitare la Banca, che si espanse nei due contigui palazzi rinascimentali Spannocchi e Tantucci. Nella seconda metà del 1800 il Monte interessò Giuseppe Partini, uno dei più noti architetti del tempo ed esponente della corrente “puristica”, allora dominante in Italia, per un intervento di restauro importante. Partini, pur rispettoso degli elementi costruttivi di maggiore rilievo, dette al complesso un inconfondibile aspetto, improntato allo stile eclettico caratteristico del tardo Ottocento italiano, che a Siena si ispirava agli elementi gotici e rinascimentali propri del più glorioso e mitizzato periodo (quello del Governo dei Nove) della  storia politica e civile della città. Nel 1972, in occasione del quinto centenario dalla fondazione della Banca, fu inaugurato un nuovo cospicuo programma di restauri e di ristrutturazioni, attuato su progetto dell’architetto Pierluigi Spadolini. Ispirata a moderni criteri di intervento, questa operazione ha avuto come principale finalità il recupero e la messa in luce delle strutture antiche ed originali dei Palazzi mantenendo, comunque, gli elementi principali dell’intervento partiniano.