Per parlare del momento in casa Empoli, con la squadra azzurra reduce dal successo per due a zero domenica scorsa contro il Cesena, e proiettata sulla sfida nel prossimo turno a Milano contro i rossoneri di Inzaghi, agenziaimpress ha parlato con il presidente dell’Assoallenatori Renzo Ulivieri che fra l’altro accompagnerà la prossima settimana i frequentatori del corso Master di prima categoria a vedere gli allenamenti del tecnico nativo di Napoli ma adottivo di Figline Valdarno. «Il segreto dell’Empoli si chiama Maurizio Sarri – esordisce l’ex tecnico anche di Parma, Torino e Bologna –. È inutile fare giri di parole o cercare di essere equilibrati quando si parla della formazione toscana. Il mister azzurro è il giusto alchimista sia per ciò che riguarda la gestione degli equilibri nello spogliatoio che nel gioco dato a Maccarone e compagni. È lui il perno intorno a cui ruota tutta la società guidata da Fabrizio Corsi, è lui che ha dato carattere e determinazione ad un gruppo che in prevalenza non aveva mai giocato in Serie A, ed è lui che ha saputo valorizzare una rosa che si è assortita ma che ai nastri di partenza si presentava con tanto scetticismo. Ha vinto tutta una serie di scommesse che non era facile portare a termine: dal duo difensivo Rugani-Tonelli a Valdifiori regista, passando per Pucciarelli che è il perfetto binomio sia di Maccarone che di Tavano. Ho detto ai corsisti del Master a cui faccio lezione di studiare le palle inattive e le rimesse laterali di Sarri perché è un innovatore in certe situazioni di gioco».
Renzo Ulivieri sull’Empoli Sull’attacco dell’Empoli Renzo Ulivieri ha una teoria precisa. «Bene ha fatto la società a non stravolgere nel mercato invernale l’idea che si era data Sarri per il suo parco attaccanti: l’Empoli gioca in maniera talmente armoniosa che se avesse preso una prima punta accentratrice di gioco molto probabilmente avrebbe creato più problemi che risolverne al gioco degli azzurri. Ecco perché uno magari non esperto come Pucciarelli, ed ancora molto giovane, si è subito inserito nei meccanismi di gioco che la Serie A richiede. Ecco perché Verdi vede esaltate le sue qualità negli ultimi venti metri, e perché Zielinski e Signorelli si possono adattare anche al ruolo di interni, pur avendo caratteristiche da fantasisti. Inoltre lo studio delle palle inattive che sono la chiave del calcio moderno perché se conosci cosa fare in quelle situazioni in fase difensiva, poi puoi far male in quella offensiva e tante squadre hanno pagato dazio quest’anno contro l’Empoli. Non ero preoccupato prima della gara contro il Cesena dalla lunga astinenza da vittorie perché conosco l’ambiente azzurro e so che il valore aggiunto è l’equilibrio di gente che di calcio ne ha sempre masticato prima con Pino Vitale e poi adesso con Marcello Carli».
Empoli al Meazza contro il Milan In vista del prossimo turno di campionato per l’Empoli, il lunch match di San Siro contro il Milan, Renzo Ulivieri ha un’idea. «Credo che la grande aggressività che sa fare il centrocampo azzurro possa mettere in difficoltà i rossoneri. Ecco perché il rientro di Croce sarà fondamentale ma anche la voglia di riscatto di Saponara, che può essersi sentito poco valorizzato alla corte di Inzaghi. E poi c’è sempre Tavano che aspetterei a dare per finito. Ha dei colpi che in giornate ed in stadi come San Siro possono regalare grandi sogni. Non è sulla carta una sfida alla pari visto i valori della rosa del Milan, ma perché i tifosi dell’Empoli devono precludersi di sognare davanti a quanto dimostrato dagli uomini di Sarri fino ad oggi?».