Il manoscritto originale della lirica ‘L’Infinito’ di Giacomo Leopardi è al centro di una mostra a Cortona (Arezzo), ‘Infinito Leopardi – Il manoscritto originale e il suo contesto storico’, evento collaterale della fiera ‘Cortona antiquaria’ che apre i battenti sabato prossimo. L’esposizione è promossa dall’amministrazione comunale di Cortona, il Comune di Visso, proprietario del manoscritto, e la Scuola Normale superiore di Pisa. Assieme a ‘L’Infinito’ in mostra altre opere collegate al poeta di Recanati provenienti dalla collezione della Normale di Pisa, città dove Leopardi soggiornò dal 9 novembre 1827 al 7 giugno 1828 e dove nacquero due dei ‘grandi idilli’, ‘Il Risorgimento’ e ‘A Silvia’.
Selezione delle pubblciaizoni degli studiosi di Leopardi Numerosi, si spiega, sono stati poi gli studiosi di Leopardi che si sono formati o hanno insegnato alla Scuola pisana: una piccola ma significativa selezione delle loro pubblicazioni e di altri documenti, oggi conservati nella Biblioteca e nel Centro archivistico della Normale, saranno presenti all’esposizione. Si tratta, in particolare, di carte o libri tratti dalle raccolte di Alessandro D’Ancona (1835-1914), maestro in Normale, del suo allievo Michele Barbi (1867-1941), il maggiore filologo italiano della prima metà del Novecento, ancora dell’italianista Mario Fubini (1900-1977), docente alla Scuola di storia della critica letteraria e specialista degli studi leopardiani, di Cesare Luporini (1909-1993), storico della filosofia e studioso del pensiero di Leopardi e di Sebastiano Timpanaro (1923-2000), filologo classico ed eminente studioso del Recanatese. In mostra anche la monumentale edizione in fac-simile dello Zibaldone, pubblicata dalle Edizioni della Normale a cura dell’autore di una innovativa edizione dei Canti, Emilio Peruzzi (1924-2009).