Linea bollente questa mattina a Firenze tra il sindaco Dario Nardella e il direttore degli Uffizi Eike Schmidt in contatto per risolvere la questione legata alla multa di oltre 2300 euro che Schmidt si è visto recapitare a casa per aver diffuso senza autorizzazione, nella primavera del 2016, messaggi ‘antibagarinaggio’ con altoparlanti installati nel loggiato del museo. Il nodo della questione è che il direttore degli Uffizi ha pagato la multa oltre un anno fa, appena il giorno dopo quello in cui la Polizia Municipale notificò il verbale al museo. Schmidt, seguito da un coda di telecamere e fotografi, di primo mattino andò in una filiale bancaria in piazza Signoria e tirò fuori dalla propria tasca 295 euro, cifra ribassata rispetto ai 422 originali, perché versata entro 5 giorni dalla notifica.

Schmidt: «Qualcunoa  Palazzo Vecchio non si è accorto che ho pagato» «Assoluta è stata la mia sorpresa nel vedermi consegnare quest’atto: ho informato subito i legali del ministero dei Beni culturali, che sono già al lavoro per risolvere al meglio questa incresciosa vicenda» ha raccontato questa mattina Schmidt all’Ansa. «Io e mia moglie non abbiamo creduto ai nostri occhi. La notizia della multa agli Uffizi l’anno scorso fece il giro del mondo. Ma evidentemente a Palazzo Vecchio c’è qualcuno che non se ne è nemmeno accorto; non solo della notizia, ma anche del fatto che la multa era stata pagata» ha ironizzato Schmidt.

Il Comune: non è svista, ma sanzione aggiuntiva Ma a Palazzo Vecchio c’è poca voglia di scherzare e si precisa che non si tratta di una svista ma di una sanzione aggiuntiva della multa che Schmidt pagò un anno e mezzo fa: l’amministrazione ricorda infatti che Schmidt fu multato dai vigili urbani per effettuazione di ‘pubblicità fonica non autorizzata’, con gli altoparlanti nel Piazzale. Poi il verbale, come previsto, fu trasmesso all’ufficio tributi, che adesso ha emesso una nuova sanzione per omesso versamento Cimp, Canone installazione mezzi pubblicitari.