Niente libertà per padre Gratien Alabi, il frate imputato di omicidio volontario nell’ambito dell’inchiesta sulla sparizione due anni fa da Ca Raffaello nell’aretino di Guerrina Piscaglia. La Corte d’Assise ha respinto l’istanza di libertà presentata dagli avvocati Francesco Zacheo e Rizieri Angeletti che lo rappresentano legalmente. L’ordinanza è stata depositata questa mattina e subito notificata alle parti, la Procura, la difesa e le parti civili. Le motivazioni sono stringate ma molto chiare: il buon comportamento che padre Graziano ha tenuto prima in carcere e poi ai domiciliari, nel convento romano dei premostratensi, era dovuto, non basta da solo a giustificare il ritorno in libertà.
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