moscheaUna sala di preghiera temporanea, in centro a Firenze, per porre fine al problema dei fedeli musulmani costretti a pregare sul marciapiede di Borgo Allegri in attesa di un nuovo centro islamico. Quattro ipotesi e quattro privati che si sono fatti avanti per proporre stabili da destinare a luogo di culto per i musulmani. Ne hanno discusso lunedì scorso Palazzo Vecchio e i rappresentanti della comunità islamica fiorentina, da una parte il vicesindaco Cristina Giachi e l’assessore all’urbanistica Lorenzo Perra, dall’altra l’imam Izzeddin Elzir e i membri della comunità che seguono il percorso moschea. Una svolta definitiva in questo senso? Pareva così, ed invece il sindaco Dario Nardella per il momento raffredda gli animi: «Noi ad oggi non abbiamo ancora ricevuto indicazioni o proposte dalla comunità islamica, però siamo pronti a valutarle e confrontarci con loro. Del resto abbiamo firmato un patto di cittadinanza, siamo l’unica città in Italia ad averlo fatto, ed aver attivato un canale molto serio con la comunità mussulmana. La moschea? Confermo un percorso partecipativo come è stato fatto negli ultimi con i cittadini, una serie di decisioni dell’amministrazione fiorentina per la realizzazione di questo luogo di culto. Non è certo meglio pensare a dei fedeli religiosi che pregano su un marciapiede, in mezzo alla strada, anche per dei problemi di convivenza, del traffico e delle buone relazioni umane».

moschea firenzeUrge trovare un luogo di culto per almeno mille persone Lunghi dunque i tempi e complicatissimo il percorso per arrivare ad un centro islamico strutturato, con moschea, minareto e spazi culturali gestiti dalla comunità e aperti alla città. Un progetto che richiederà tempi medio lunghi: fra individuare l’area adatta, acquistarla tramite autofinanziamento, bandire un concorso internazionale, fare l’appalto, assegnare i lavori e ultimare la costruzione, si tratterebbe infatti di rinviare troppo anche la soluzione di quella che è, invece, l’emergenza principale: la mancanza di una sala per il culto capace di accogliere almeno mille fedeli senza lasciarne la maggior parte sul marciapiede, come succede oggi in Borgo Allegri». E per un progetto di moschea definitiva per Firenze? «Ci penseremo se e quando avremo un’area disponibile – ha aggiunto Nardella – Come tutte le comunità religiose, i luoghi di culto se li costruiscono loro, a loro spese. Si è detto che avremmo speso noi per la realizzazione della moschea ma non è vero». Tornando alle ipotesi di moschea provvisoria ai musulmani che frequentano Firenze è sempre piaciuta l’area dietro la stazione Leopolda; poi c’è un terreno non lontano dall’Anconella, a Gavinana ed infine da non scartare anche l’ex aula bunker.