carcereUn rinnovato accordo per il Polo Universitario Penitenziario della Toscana. E’ quello siglato tra Regione, Università e amministrazione penitenziaria nel carcere di Prato che ha come obiettivo quello di consentire ai detenuti il conseguimenti dei titoli di studio di livello universitario. Il protocollo d’intesa rinnovato questa mattina in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, è, nel suo genere, l’iniziativa più rilevante in ambito nazionale: sia per estensione che per coinvolgimento delle istituzioni, sia per offerta formativa che per numero di docenti interessati. Il progetto si estende anche ai detenuti in alta sicurezza, di sezioni protette e in esecuzione penale esterna.

Corsi di laurea in  tutte le aree disciplinari 68 i detenuti che, oggi, vi fanno riferimento (35 iscritti all’Università di Firenze, 10 a Pisa, 23 a Siena), distribuiti nei corsi di laurea di quasi tutte le aree disciplinari; e una esperienza ormai pluridecennale alle spalle: risale infatti all’ottobre 2000 una prima collaborazione tra il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria (PRAP), Università di Firenze e Regione Toscana – poi estesa alle altre due università – che 10 anni dopo, nel gennaio 2010, si è trasformata in “polo” regionale. Il tutto in base ad alcune premesse: gli articoli della Carta Costituzionale sul riconoscimento del diritto all’istruzione e sul fatto che le pene, per le persone in carcere, devono tendere alla rieducazione. 24 i detenuti che, in seguito alle attività del “polo” penitenziario, si sono laureati fino ad oggi presso l’Università di Firenze: 5 in agraria e altrettanti in giurisprudenza, 4 in Scienza della Formazione e 3 in Scienze Politiche, 3 in Lettere e Filosofia, 2 in Medicina e Chirurgia. Gli altri due si sono laureati in Belle Arti e in Farmacia.

Lezioni in carcere Le sedi ufficiali del polo sono le Case circondariali di Prato e Pisa nonché la Casa di reclusione di Ranza-San Gimignano, ciascuna dedicata alle attività che fanno rispettivamente capo alle università di Firenze, Pisa e Siena. Detenuti iscritti sono, o sono stati, presenti anche in altri istituti della Toscana: Volterra, Sollicciano, Siena, Livorno e OPG Montelupo. Al vertice del polo un Comitato di indirizzo e coordinamento. Nelle diverse sedi le attività sono affidate ai delegati dei tre rettori. L’ateneo fiorentino gestisce la segreteria regionale del polo, finanziata dalla Regione Toscana, costituita da operatori del Servizio Civile regionale e integrata con l’associazione del volontariato penitenziario (presso cui operano, come tutor senior, anche docenti universitari in pensione).