BOLGHERI – Il Consorzio per la tutela dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc vince il contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, il Domaine Boyar, che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici.

Un’attesa durata cinque anni e che si è conclusa lo scorso 21 marzo come ha fatto sapere il Consorzio stesso. Nonostante le ragioni evidenti del consorzio l’esito non era affatto scontato, tant’è che l’opposizione presentata per bloccare la registrazione fu respinta in prima battuta. “Dopo cinque anni di battaglia legale –   ha detto Albiera Antinori, presidente del consorzio – siamo molto contenti di questo risultato. Essere riusciti a difendere la denominazione Bolgheri dalla tentata registrazione da parte di una azienda bulgara di un marchio molto simile è un segnale importante per l’Italia in questo momento che anche altre denominazioni italiane sono in difficoltà nella difesa del loro nome”.

L’Euipo, l’ufficio marchi europeo, ha accolto l’appello del Consorzio, affermando la forte somiglianza dei due nomi e il rischio per il consumatore di associare erroneamente la denominazione italiana e il marchio bulgaro, ribadendo la massima tutela delle denominazioni contro ogni tipo di evocazione, come già emerso nel caso Champagne c. Champanillo.