renzi state of union 2Per tre giorni Firenze si è trasformata nella capitale di Europa con convegni, incontri, briefing e conferenze con il tema dell’Europa al centro per l’annuale appuntamento denominato ‘State of Union’ che ha avuto come case Villa Salviati, Badia Fiesole ma soprattutto oggi Palazzo Vecchio. Ad aprire i lavori erano stati l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi che mercoledì scorso si erano ritrovati per discutere sull’idea del vecchio continente unito partendo dall’idea che dell’Europa aveva Alcide De Gasperi. A seguire nella giornata di ieri si erano ritrovati dalla mattina a Badia Fiesole i principali sindaci europei per discutere di città metropolitane mentre quest’oggi vi è stata una mattinata dedicata agli sviluppi nell’Unione europea, partendo da una riflessione del capo di Gabinetto del primo ministro portoghese Miguel Maduro, con intervento successivo del premier Matteo Renzi che di fatto è rientrato in quella che è stata casa sua fino a 15 mesi fa, ovvero Palazzo Vecchio.

Italia protagonista «Se l’Italia è tornata da protagonista nel dibattito europeo, l’Europa deve tornare da protagonista nel dibattitorenzi state of union mondiale. I problemi in Italia sono nati dall’incapacità dei politici italiani a gestire le sfide e prendere decisioni – ha spiegato Matteo Renzi – Se la riforma del lavoro l’avessimo fatta nel 2004 avremmo una situazione occupazionale diversa. Se le riforme istituzionali e la legge elettorale, che oggi ci dà stabilità l’avessimo fatte all’epoca, oggi il paese sarebbe diverso e più forte. Se l’Italia è tornata da protagonista nel dibattito europeo, l’Europa deve tornare da protagonista nel dibattito mondiale – ha sottolineato ancora Renzi . L’Italia non è più il malato d’Europa. Gli effetti del consiglio europeo straordinario si vedranno nelle prossime settimane. Io sono fiducioso». Renzi si è anche detto «orgoglioso di quello che sta facendo e faremo di tutto per recuperare le salme di quei morti per la libertà» ricordando come ieri è stata individuato il relitto in cui sono morte centinaia di persone nel Mediterraneo. «L’Italia, non più malata d’Europa, deve prendere per mano le istituzioni europee e fare quello che ha sempre  fatto, un di più di cultura, talento, design e fantasia – ha concluso il Premier italiano -. Questo è il compito dell’Italia nel mondo e in Europa. Se l’Italia considera l’Europa solo il luogo della burocrazia  dove combattere su norme e direttive, perdiamo».