«Dedico questa vittoria a tutti quelli che hanno aiutato a realizzarla: è la loro vittoria, non solo la mia. E’ la vittoria della ‘Lucca buona’, della Lucca che ragiona, che sceglie e non si chiude verso l’esterno». Parole dette a caldo da Alessandro Tambellini, quando, poco dopo l’una di notte, ha avuto il risultato definitivo del ballottaggio che lo vede riconfermato alla carica di sindaco per il centrosinistra, ma con un vantaggio a dir poco risicato: solo 361 voti, infatti, lo dividono dal candidato del centrodestra, Remo Santini.

I numeri – La sensazione che sarebbe stata una battaglia realmente all’ultimo voto era nell’aria già da tempo. E, infatti, le previsioni in questo senso sono state rispettate: il sindaco uscente, Alessandro Tambellini (sostenuto da Partito democratico, ‘Sinistra con Tambellini’, ‘Lucca Civica’, ‘Lucca per l’Ambiente’ e ‘Generazione Lucca’) ha avuto 17mila 453 preferenze e una percentuale pari al 50,52%, mentre Remo Santini, candidato per Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia e dalle liste civiche ‘SiAmo Lucca’ e ‘Lucca in Movimento’, si è fermato a 17mila 92 voti (49,48%). Una differenza di soli 361 voti ha fatto sì che Tambellini venisse nuovamente eletto sindaco di Lucca. Le schede bianche sono state, invece, 195; le nulle 492 e le contestate e non assegnate, 4. Ancora una volta, però, a spiccare è il dato dell’astensionismo: hanno, infatti, votato solo il 45,28% degli aventi diritto, in calo anche rispetto al primo turno, quando si era sfiorato il 50% dei vontanti (49,36%): questo sostanzialmente sarà il dato sul quale sia il centrosinistra, che il centrodestra dovranno aprire una profonda riflessione per comprendere cosa sia accaduto e quanto sia legato a un trend nazionale, più che a una disaffezione nei confronti della politica locale.

Ripartirò da dove aveva lasciato – «Nel primo mandato – ha commentato Tambellini – abbiamo lavorato per mettere la barca in pari e non è stato affatto facile. Adesso possiamo ripartire con una nuova spinta e, nel farlo, riprenderemo dalle periferie, da un contatto fin da subito con tutti i territori del nostro comune». Per Tambellini, ad aver vinto è la Lucca che crede nella «solidarietà, nella comprensione, che dà valore agli altri ed è attraverso tutto questo che si possono risolvere i tanti problemi che affliggono oggi la nostra società». Tambellini parla anche della campagna elettorale: «E’ stata durissima – afferma – e ritengo che il confronto si debba sempre fare sulle idee e su quello che si vuole fare per la città, non si vince con le offese e ne siamo la dimostrazione. C’è stata poi una campagna per far passare Lucca come il posto peggiore del mondo, degradato come pochi: tutto questo non è vero. Ovviamente c’è molto da fare e ci si può sempre migliorare, ma Lucca è una città che ha una sua dignità, una sua bellezza che noi dobbiamo preservare e valorizzare per chi verrà dopo di noi».

Opposizione senza sconti – Remo Santini ha le idee chiare sul suo futuro in consiglio comunale: «La nostra – dice – sarà un’opposizione senza sconti. Tambellini, fin da subito, ha lanciato un proclama di guerra, dicendo che la ‘Lucca buona’ ha votato per lui e, quindi, sottintendendo che noi siamo quella ‘cattiva’. Questo non è un atteggiamento che vuole unire una città, ma vuole continuare a spaccarla e, pertanto, anche la mia opposizione non farà sconti». Santini siederà sui banchi dell’opposizione nel consiglio comunale: «Continuerò in questo cammino e, ovviamente tornerò a fare il giornalista anche se non a Lucca». Negativo il giudizio sulle ultime due settimane di campagna elettorale: «Credo che in queste ultime due settimane si sia assistito a un centrosinistra che ha voluto spostare la discussione non più sui programmi e su quello che c’era da fare per la città, ma su temi quali l’antifascismo, il comunismo o il cattolicesimo democratico: penso che questo abbia solo contribuito a inasprire gli animi, a differenza di quanto sostiene Tambellini che imputa a noi questo clima. Quello che poi va sicuramente analizzato è il dato relativo alla disaffezione al voto: a caldo penso sia una bocciatura dell’amministrazione Tambellini, ma, invece di votare, le persone hanno preferito stare a vedere cosa accadeva». Santini intanto sta decidendo se effettuare la richiesta di un riconteggio delle schede elettorali: da decisione sarà presa nelle prossime ore, dopo una riunione con lo ‘stato maggiore’ del centrodestra per effettuare le valutazioni del caso.

Il nuovo consiglio comunale – Il nuovo consiglio comunale – che si dovrebbe riunire entro una ventina di giorni – sarà così composto per la maggioranza: Francesco Raspini (Pd, il candidato più votato); Gabriele Bove (Pd); Serena Mammini (Pd); Ilaria Vietina (Pd); Lucio Pagliaro (Pd); Valentina Mercanti (Pd); Enzo Giuntoli (Pd); Francesco Battistini (Pd); Chiara Martini (Pd); Renato Bonturi (Pd); Francesca Pierotti (Pd); Rita Nelli (Pd); Celestino Marchini (Lucca Civica); Jacopo Massagli (Lucca Civica); Giovanni Lemucchi (Lucca Civica); Claudio Cantini (Lucca Civica); Andrea Giovannelli (Lucca Civica); Daniele Bianucci (Sinistra per Tambellini); Lucia Del Chiaro (Sinistra per Tambellini); Pilade Ciardetti (Sinistra per Tambellini).

Sui banchi dell’opposizione siederanno invece: Remo Santini; Samuele Cosentino (SiAmo Lucca); Enrico Torrini (SiAmo Lucca); Cristina Consani (SiAmo Lucca); Marco Martinelli (Forza Italia); Simona Testaferrata (Forza Italia); Giovanni Minniti (Lega Nord); Serena Borselli (Lucca in Moviemento); Nicola Buchignani (Fratelli d’Italia); Andrea Barsanti (candidato sindaco Casa Pound); Donatella Buonriposi (candidato sindaco Lei Lucca); Massimiliano Bindocci (candidato sindaco Movimento Cinque Stelle):