MILANO – Il Codice Atlantico è la più ampia raccolta di carte di Leonardo da Vinci, formata alla fine del XVI secolo dallo scultore Pompeo Leoni smembrando numerosi manoscritti autografi e distribuendoli, assieme a innumerevoli fogli sciolti, in due grandi album: il Codice Atlantico, conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, nel quale inserì carte e frammenti di carte di prevalente interesse tecnico e scientifico, e la raccolta oggi alla Royal Library di Windsor, nella quale incluse i documenti di dominante interesse figurativo.
Per la vastità delle informazioni contenute nei suoi oltre 1100 fogli (oltre 2200 pagine) e per la loro sequenza caotica, la consultazione del Codice Atlantico presenta enormi difficoltà. Leonardo vi registrò pensieri e promemoria, note delle spese, disegni di macchine e soluzioni tecniche della più disparata natura, riflessioni su fenomeni naturali, schizzi di volti e paesaggi, evocazioni di fatti personali, abbozzi di indici di ambiziosi trattati che progettava di redigere, ecc.
Tornò per giunta, anche a distanza di molti anni, su carte precedentemente compilate versandovi nuove annotazioni e disegni. Col risultato che risulta estremamente arduo stabilire la sequenza di stesura dei fogli presenti nell’album ambrosiano e, soprattutto, collegarli alle testimonianze sul complesso della sua produzione artistica, tecnico-scientifica e letteraria e sul contesto biografico e storico attestate dai codici autografi che ci sono pervenuti nello stato nel quale si trovavano alla morte di Leonardo. Queste difficoltà di consultazione spiegano perché il Codice Atlantico sia stato fino ad oggi solo marginalmente utilizzato dalla comunità internazionale degli studiosi della prima Età Moderna.
Per superare le impervie difficoltà che presenta la consultazione del Codice Atlantico – una risorsa fondamentale per la comprensione non solo della mente di Leonardo, ma dell’intera cultura del Rinascimento – il Laboratorio Multimediale del Museo Galileo ha messo a punto la piattaforma informatica che ospita la biblioteca digitale di nuova generazione denominata Leonardo//thek@. L’utilizzazione di questa piattaforma innovativa sarà successivamente estesa all’intero corpus dei manoscritti vinciani.
Ideato e posto sotto la direzione scientifica di Paolo Galluzzi e affidato al prezioso e competente coordinamento generale di Andrea Bernardoni, Leonardo//thek@ è un progetto sviluppato dal Museo Galileo in collaborazione con la Commissione per l’Edizione Nazionale dei manoscritti e dei disegni di Leonardo da Vinci (Commissione Vinciana), la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana.
Leonardo//thek@ è stata realizzata grazie al sostegno del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci e al determinante contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca, a valere sulle risorse del Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR), nell’ambito del progetto Scienza, storia, società in Italia. Da Leonardo a Galileo alle “case” dell’innovazione.
Leonardo//thek@ rende estremamente agevole la consultazione dei fogli del Codice Atlantico, la visualizzazione ad alta definizione delle note, degli schizzi e dei disegni che vi si affollano, la puntuale descrizione delle caratteristiche paleografiche dei singoli documenti, la trascrizione dei testi, le interpretazioni formulate da numerose generazioni di studiosi, l’accesso alle informazioni congeneri contenute negli altri manoscritti vinciani, l’individuazione delle fonti utilizzate da Leonardo, e molto altro. L’interfaccia di consultazione permette di accedere, con molteplici modalità di interrogazione, ai contenuti testuali e grafici dei codici vinciani, di ordinarli nella sequenza di compilazione, di selezionarli per affinità tematiche, paleografiche e biografiche.
Grazie alla collaborazione stabilita col Royal Collection Trust, è in fase avanzata l’inserimento nella Leonardo//thek@ delle riproduzioni digitali dei fogli conservati nella Royal Library di Windsor – l’album gemello del Codice Atlantico – e delle informazioni generate su ognuno di essi da oltre due secoli di ricerche. Risulterà così possibile affrontare la sfida, fondamentale per il progresso degli studi vinciani, della ricostruzione virtuale dello stato dei manoscritti di Leonardo prima dello sciagurato intervento di Pompeo Leoni. A lavoro ultimato, Leonardo//thek@ consentirà di accedere sia separatamente, sia in maniera integrata allo stato attuale delle conoscenze sulle imponenti risorse vinciane della Biblioteca Ambrosiana e dalla Royal Collection. Gli studiosi potranno inoltre interagire con la piattaforma digitale depositandovi osservazioni, commenti, proposte di correzioni, aggiornamenti bibliografici, ecc., contribuendo in tal modo al suo continuo aggiornamento.
È infine imminente l’integrazione nella Leonardo//thek@ di due importantissimi nuovi archivi. Il primo ospita le immagini digitali (acquisite da Haltadefinizione) dell’intero Codice Atlantico, che renderanno finalmente disponibili informazioni puntuali sulle filigrane presenti nei fogli del Codice e sulla struttura materiale delle singole carte; mentre il secondo consentirà di visualizzare le oltre 6000 lastre fotografiche realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in vista della realizzazione dei primi facsimili a stampa dei manoscritti di Leonardo. Una risorsa di fondamentale importanza, quest’ultima, per verificare lo stato di conservazione dei fogli vinciani e adottare tempestivamente interventi adeguati per contrastare eventuali fenomeni di degrado.