PORTOFERRAIO – “In questo disastro emerge con forza che uno degli elementi moltiplicatori degli effetti del cambiamento climatico è la cementificazione delle coste e la pessima ‘programmazione’ degli interventi sulle spiagge”.
Dopo i nubifragi che hanno segnato l’isola d’Elba, Legambiente punta il dito contro l’opera umana. In particolare viene citato il caso della spiaggia Padulella a Portoferraio, “completamente sfigurata da un mix di cause meteorologiche e umane, provocate a monte e sulla costa da interventi che da anni, e anche recentemente, Legambiente denuncia senza ottenere risposta”.
L’associazione ambientalista, allegando una serie di foto, sottolinea come “il reticolo dei piccoli corsi d’acqua che hanno contribuito a mantenere vitale la spiaggia della Padulella sembra essere stato cancellato, mentre il fosso centrale è ancora attivo ma è esploso alla foce come non mai”.
Per Legambiente tra le responsabilità c’è anche quella di “considerare l’ambiente merce da far fruttare e non da curare e difendere”. Da qui l’invito a intervenire “presto e bene, smettendo di appesantire a monte con asfalto e cemento e curando la bellezza e l’interesse comune, non quello privato”.