«Illudere le persone promettendo guarigioni miracolose attraverso teorie che vengono spacciate per scientifiche è un atto gravissimo che mette in pericolo la vita dei pazienti, soprattutto se stanno affrontando malattie come i tumori». A sottolinearlo Lauro Mengheri, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana sulla notizia della chiusura delle indagini sul decesso di una donna nel torinese che si era affidata alla cosiddetta “nuova medicina germanica” fondata da Ryke Geerd Hamer. «La teoria di Hamer secondo la quale la guarigione è certa per tutte le malattie, le metastasi non esistono e per curare i tumori non occorre fare nessuna terapia, non trova alcun fondamento scientifico e non è psicologia – spiega Mengheri – La psicologia è una scienza che si avvale di strumenti e metodologie scientificamente valide: i percorsi di sostegno psicologico e la psicoterapia sono indispensabili, non hanno niente a che fare con i principi di Hamer, che vale la pena di ricordare è stato radiato dall’ordine dei medici ed è tuttora latitante. Soprattutto in ambito oncologico le cure psicologiche non devono sostituirsi alla medicina, bensì la integrano per promuovere il massimo benessere e la miglior qualità di vita possibile nelle persone».
