mps_1.JPGNel suo primo cda in Mps, il nuovo amministratore delegato Marco Morelli ha steso l’agenda di lavoro per il salvataggio della Banca. Il piano industriale sarà approvato il 24 ottobre ed entro la fine di novembre si terrà l’assemblea.

Le scadenze di Mps Nei programmi dell’ex ad Fabrizio Viola, il piano industriale doveva essere varato entro fine settembre per convocare l’assemblea a ottobre o novembre. Quindi, se riuscirà a mantenere la road map annunciata al termine del suo primo cda, Morelli riuscirà quasi a colmare il ritardo accumulato con l’avvicendamento al vertice della banca. Si lavora perché anche il tassello più significativo, cioè l’aumento di capitale fino a 5 miliardi, non subisca ritardi. D’altra parte l’ipotesi che possa slittare dalla fine del 2016 all’inizio del 2017 nasce dalla vicinanza con la data del referendum costituzionale annunciata dal Governo: il 4 dicembre. Sia la Banca sia l’Esecutivo, infatti, preferirebbero che il mercato si dedichi alla ricapitalizzazione dopo aver digerito le fibrillazioni politiche legate alla consultazione. Nel corso del cda non sono stati stabiliti solo i tempi, ma si è messo mano anche ai contenuti dell’operazione di salvataggio. In un comunicato l’istituto ha spiegato di aver avviato «approfondimenti» sulla possibilità di chiedere a chi è titolare di titolari di bond, emessi o garantiti dalla Banca, di convertirli in azioni «secondo modalità ancora in fase di studio». Si tratta di una mossa per ridurre la cifra dell’aumento di capitale. Resta invece ferma l’intenzione di cedere 27,7 miliardi di sofferenze lorde.

Il primo cda del nuovo ad Morelli Il primo cda di Morelli in Mps è durato otto ore filate, dalle 11 alle 19. Come per il board della scorsa settimana, quando Morelli è stato nominato al posto dell’ex ad Fabrizio Viola, anche questo è stato convocato a Milano. Fra i temi affrontati dai consiglieri, anche quelli relativi all’organizzazione interna della Banca. Il giorno dell’insediamento di Morelli a Rocca Salimbeni, il 20 settembre, uno dei suoi primi incontri è stato con i sindacati, che gli hanno chiesto di nominare il responsabile della rete e di sceglierlo fra una delle figure professionali interne all’istituto. L’esordio del nuovo amministratore delegato è stato premiato dalla Borsa. Nel corso della seduta, il titolo è arrivato a toccare anche una crescita del 7% sulle voci di nuovi soci in arrivo dall’estero, per poi tornare sui 20 centesimi. In chiusura, però, si è assestato su un più cauto aumento dell’1,43 per cento e di nuovo ai minimi: 19 centesimi.