Notificati gli avvisi di conclusione indagine a tre fantini del Palio di Siena ed un veterinario di Viterbo. Ai quattro sono contestati dalla Procura di Siena vari reati tra cui falso ideologico, violazione dei sigilli e maltrattamento di animali, a vario titolo e in concorso. Tra i 3 fantini indagati anche Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, più volte vincitore sul tufo di Piazza del Campo. L’accusa, secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, contesterebbe agli indagati di aver somministrato a 2 cavalli un cocktail di farmaci, perlopiù antinfiammatori e antidolorifici, per mantenere le molecole del loro sangue al di sotto delle soglie di rilevanza. Alcuni animali, in altre circostanze, sarebbero stati sottoposti anche a sperimentazioni farmacologiche attraverso l’utilizzo di medicinali importati dall’estero ma illegali in Italia. Nessuno dei cavalli in questione ha mai corso il Palio di Siena.
L’indagine condotta dal Pm Aldo Natalini con l’ausilio del Corpo Forestale dello Stato ha preso il via nel luglio del 2015 sulla base di una segnalazione anonima e, qualche giorno dopo, portò al sequestro di 3 cavalli nella scuderia di Trecciolino per la presunta sostituzione del microchip identificativo al fine di spacciarli per anglo arabi mezzo sangue e poterli iscrivere all’Albo del Comune di Siena che dà accesso al Palio. Nel maggio di quest’anno, dopo la morte ritenuta ‘sospetta’ di uno dei 3 cavalli posti sotto sequestro, era partito un nuovo blitz della forestale nelle scuderie dei 3 fantini indagati, nell’ippodromo di Pian delle Fornaci a Siena e a casa del veterinario. In quella circostanza furono rinvenuti e sequestrati alcuni medicinali sospetti ed effettuati prelievi ematici su 61 cavalli. Dall’incrocio dei dati emersi dalle analisi sul materiale sequestrato, sui campioni di sangue degli animali e dalle ispezioni informatiche, la Procura di Siena è arrivata alle conclusione indagini e alla contestazione di reati che vanno dal falso ideologico, violazione dei sigilli e maltrattamento di animali.