Solo la Banda Osiris, qui rappresentata da Roberto Carlone come direttore artistico dell’evento, poteva immaginare di riempire i luoghi magici del verde Casentino non con il suono boschivo del corno ma con quello metropolitano ed elegante del pianoforte: è la prima considerazione che vien da fare vedendo il programma di “PianoForte Sostenibile” in programma dal 17 al 20 luglio a Stia e Pratovecchio (Arezzo). E non è l’unica. Il pianoforte visto da qui smuove giovani ed entusiasmi: da sei mesi ben centocinquanta volontari stanno lavorando agli allestimenti che, nella calma bellezza dei borghi dei due borghi aretini, ospiteranno quattro giorni di musica no-stop, creando l’occasione rara di far suonare insieme artisti celebri e giovani talenti, tutti lanciati in un centinaio di concerti da suonarsi su sette pianoforti forniti da Yamaha, quattro palchi, piccole performance in orti appartamenti e giardini, masterclass e lezioni all’aperto. Ci sarà anche un concerto all’alba (come si fa da anni al blasonato Festival di Ravello) nel silenzio mistico della Pieve di Romena e lo terrà il pianista “zen” Cesare Picco. Se per la prossima edizione riescono ad organizzare qualche concerto nella foresta della Lama (come quelli de Il suono delle Dolomiti) allora questo PianoForte casentinese rischia di diventare una micidiale macchina da guerra turistica. Per la gioia di noi tutti e specie per quella di un territorio che sa fare squadra e che, sempre, promuove tutte insieme le sue eccellenze.
Le star della rassegna Oltre ai padroni di casa, la Banda Osiris, Stefano Bollani, Gloria Campaner, Danilo Rea, Cesare Picco, Francesco Tristano, Antonello Salis, Francesco Grillo, Rocco De Rosa e Paolo Jannacci. A loro si aggiungeranno i trenta pianisti provenienti dai Conservatori di tutta Italia per far risuonare a rotazione tutti i pianoforti disponibili.
I sostenitori Sono quelli che contano sul territorio. «PianoForte merita un sostegno da parte del nostro ente – commenta il presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Luca Santini – perché valorizza forme di turismo sostenibile e le eccellenze del territorio anche attraverso la sensibilizzazione a comportamenti ecosostenibili. Altro tema molto caro è la didattica ambientale rivolta alle nuove generazioni: devono essere create le condizioni affinché possano continuare a vivere attivamente nel loro territorio». Prosegue il sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri, desideroso di sostenere un «programma di assoluto valore artistico che offre concerti con nomi di primissimo piano e di assoluta eccellenza a livello italiano e di confermare sostegno ed incentivi a chi, come gli organizzatori, ha svolto con competenza e grande entusiasmo il proprio lavoro».
Gli amici di PianoForte sostenibile Oltre ai partner tradizionali, sia finanziari che tecnici, i veri sostenitori sono i volontari e le associazioni del territorio che hanno dato vita ad una lotteria, hanno fatto “adottare” un tasto del pianoforte per concretizzare l’evento, hanno avviato una campagna di crowdfunding su Musicraiser per adottare i giovani talenti del pianoforte e farli suonare nella manifestazione. Non solo, i fortunati prescelti saranno ospitati dalle famiglie locali. C’è da scommettere che porteranno il Casentino nel cuore e che, una vota rientrati nelle loro città, promuoveranno il progetto e i luoghi che li hanno così generosamente accolti.
Il programma Tutti i concerti e le masterclass sono ad ingresso gratuito tranne i concerti serali, partendo dalla serata inaugurale del 17 luglio con l’esibizione di Paolo Jannacci, Antonello Salis, Rocco De Rosa e Banda Osiris. Proseguendo con i concerti di Francesco Tristano e Antonello Salis, di Francesco Grillo e Danilo Rea, infine con Gloria Campaner e Stefano Bollani. Prima e dopo le loro esibizioni, di tutto e di più, da un saluto che Don Ciotti porterà nel corso dell’incontro su mafia e musica alle letture promosse dalla libreria aretina Il viaggiatore immaginario, dalla “discoteca pianistica” affidata ad un musicista fantasioso come Francesco Tristano agli approfondimenti sugli aspetti gestionali dei concerti. Come dappertutto si potrà mangerà (qui come ulteriore autofinanziamento), si potranno portare i bambini al Pianobimbi, si potrà visitare una mostra fotografica a tema e acquistare i prodotti del territorio e il ferro battuto di Stia. L’obiettivo dichiarato è quello di porsi come territorio piano-friendly, soprattutto d’inverno, ospitando masterclass che daranno il suono caldo del pianoforte ai freddi inverni del Casentino.