PIOMBINO – “Piombino sarà uno dei quattro poli del piano nazionale per la siderurgia che presenteremo a giugno. Abbiamo bisogno di rilanciare questi centri di produzione perché tutta l’industria italiana ha bisogno di acciaio e ne ha bisogno anche il settore costruzioni”.
E’ il ministro Adolfo Urso ad accendere una luce in fondo al tunnel, partecipando al tavolo di aggiornamento convocato a Piombino (Livorno). “Si sancisce quello che è il frutto della firma dei due accordi che volutamente sono stati separati, da un lato con gli indiani di Jsw che andranno avanti con la produzione di lunghi, rotaie, mentre l’ altro con Metinvest-Danieli che vede un nuovo insediamento che dal 2027 consentirà un secondo polo siderurgico per la produzione di ‘piani’, in quella che una volta era l’area ex Lucchini”, ha sottolineato il presidente regionale Eugenio Giani.
La nuova acciaieria, se tutto andrà bene a livello di permessi e costruzione impianti, potrà iniziare a lavorare dal 2027, la cassa integrazione per 1400 operai scade però tra un anno. “Noi crediamo che il processo di rilancio delle industrie vada accompagnato – ha spiegato Urso – con politiche del lavoro adeguate. Non vogliamo lasciare nessuno da solo, ma vediamo la cassa integrazione come un momento di formazione professionale. Ci sono fondi del Pnrr per l’industria 5.0 pari a 13 miliardi di euro. Noi destineremo il 10% di questi fondi, in accordo con l’Europa, alla formazione”.