Un premio per l’arte contemporanea. E’ “Le forme dell’acqua” promosso da Acquedotto del Fiora, Comune di Grosseto e Comune di Siena. Ai vincitori del premio la cura di una mostra personale nel periodo ottobre/novembre nei prestigiosi locali del Complesso San Marco a Siena.
Chi può partecipare Il concorso è aperto ad artisti, designer, architetti, grafici, creativi, artigiani-artisti, orafi, italiani e stranieri, siano essi emergenti o professionisti, senza distinzioni di sesso o altra qualificazione, che al momento della data di scadenza del bando abbiano compiuto il diciottesimo anno d’età. Ogni artista può partecipare con più progetti. L’estrema libertà stilistica, tecnica ed espressiva è ammessa e benvoluta, così come le contaminazioni, le tecniche miste, sperimentali, l’arte digitale, la computer grafica e così via, su qualsiasi tipo di supporto, a discrezione dell’artista, purché attinente e funzionale all’interpretazione e rappresentazione del tema. Ai partecipanti si richiede la presentazione di un progetto unico o unico portfolio composto da un minimo di 3 ad un massimo di 5 opere facenti parte dello stesso lavoro. I progetti che avranno superato la prima selezione, saranno invitati ad esporre nei suggestivi locali del Granaio Lorenese, nel cuore del Parco regionale dell’Uccellina, location che ospiterà la mostra dei finalisti. Fra questi, verranno decretatati dalla Giuria di qualità i due vincitori del Premio 2019, a cui, oltre agli importanti riconoscimenti e servizi professionali in palio, saranno curate, organizzate e comunicate due mostre personali, per l’occasione ospitate nei prestigiosi locali del Complesso dell’Ex Convento San Marco a Siena.
Il sindaco di Siena De Mossi: «Con questo premio l’acqua diventa arte» «Dall’acqua nasce la vita e dalle acque delle sue preziosi fonti si erge la città di Siena – commenta Luigi De Mossi, sindaco di Siena,- L’acqua dunque non è solo un elemento naturale ma simboleggia la vita e con la prima edizione del Premio Fiora l’acqua diventa arte, diventa cultura. La città di Siena è dunque orgogliosa di ospitare le personali dei due vincitori del concorso nel prestigioso Complesso San Marco nel cuore del centro storico».
Il sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna: «Vincente è la strategia di fare squadra» «Siamo orgogliosi di ospitare sul nostro territorio un premio di così largo respiro – dice il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, per mezzo del vice sindaco Luca Agresti, assessore alla cultura – e, soprattutto, di tenere a battesimo la prima di una lunga serie, ci auguriamo, di edizioni, in un luogo meraviglioso come il Granaio Lorenese: ringraziamo l’azienda regionale di Alberese per la sensibilità dimostrata. La nostra città vuole essere protagonista attiva nel panorama nazionale dell’arte contemporanea e questo premio, che ha l’ambizione di captare nuove tendenze e proporre nuovi linguaggi, è un’occasione preziosa. Vincente è, infine, la strategia di fare squadra: pubblico, privato e professionisti di settore, insieme, sono il valore aggiunto del progetto”.
Il presidente Landi: «Obiettivo formare il pensiero critico dei cittadini sul tema dell’acqua» Il Premio Fiora è un progetto scaturito dal desiderio di assumere direttamente un ruolo propositivo nell’ambito della produzione culturale, dopo anni di partnership e sostegno economico a progetti culturali diffusi sul territorio in cui opera Acquedotto del Fiora – commenta il presidente di Acquedotto del Fiora Emilio Landi – Il nostro obiettivo è, partendo dal pensiero di Bauman, stimolare la riflessione sulla grande sfida che siamo chiamati ad affrontare per il prossimo futuro: la formazione del pensiero critico dei cittadini sul tema dell’acqua. Stiamo infatti vivendo un momento di epocale cambiamento, in cui è necessario ripensare ogni aspetto della vita umana al fine di salvaguardare una risorsa così preziosa e indispensabile”.
La curatrice: «Non una singola opera ma un progetto più articolato» Siamo partiti dal concetto di liquidità, intrinsecamente legato all’acqua, per approdare al tema che abbiamo voluto fosse l’architrave espressivo del Premio – spiega Alessandra Barberini, curatrice ed ideatrice del Premio -. Saranno poi i singoli artisti a interpretarlo con il linguaggio a ciascuno più affine. Artisti che, grazie al concorso, potranno sperare di accedere al collezionismo e al mercato dell’arte. Non a caso non chiediamo loro una singola opera ma di esprimere il proprio concetto con un progetto più articolato: è questo lo strumento che abbiamo identificato per capire qualità e professionalità delle proposte artistiche che riceveremo».
Come partecipare Per partecipare al bando – consultabile sul sito www.premiofiora.it – c’è tempo fino al 15 maggio 2019. Una giuria di qualità selezionerà, sulla base delle immagini fotografiche inviate dagli artisti in fase d’iscrizione, 100 progetti finalisti che saranno esposti nel corso di una grande mostra collettiva nella città di Grosseto nel prossimo giugno. La giuria di qualità, durante la mostra dei progetti finalisti, valuterà dal vivo le opere presentate e sceglierà i due progetti vincitori, uno per gli Under 29 e uno per gli Over 30, oltre all’assegnazione di menzioni speciali per i progetti meritevoli. Per favorire l’ingresso degli artisti vincitori nel mercato dell’arte, infine, Acquedotto del Fiora Spa ha deciso di acquisire le opere vincitrici – investendo un budget complessivo fino a 5 mila euro – per gettare le fondamenta della collezione corporate di arte contemporanea di Acquedotto del Fiora Spa.