Vincenzo Barone, direttore della Normale di Pisa, si dimette. E lo fa con una lettera recapitata al Senato accademico, in programma questa mattina. Dimissioni che giungono dopo giorni di polemiche per l’ipotesi di aprire una sede distaccata della scuola a Napoli.

«Dimissioni inevitabili» Considerato anche «il forte dissenso interno che si è immediatamente sviluppato su questo e altri elementi chiave del mio programma di mandato – scrive Barone –  appare evidente che le mie dimissioni da direttore siano inevitabili, come, peraltro, ho sempre riaffermato: non sono e non potrei mai essere un direttore che non cerchi di realizzare il mandato per cui è stato eletto». Barone nella lettera ha anche ricordato che il progetto di una «Normale al Sud ha sempre fatto parte del mio programma di mandato. La scuola così costruita doveva poi poggiarsi interamente sulle proprie gambe e camminare da sola: la Scuola Normale Superiore di Pisa doveva solo essere il miglior ‘incubatore’ possibile. Già l’articolo di legge approvato alla Camera non corrispondeva esattamente a questo progetto, ma, soprattutto, la versione finale approvata il 30 dicembre scorso rappresenta un completo stravolgimento dell’idea iniziale, ricondotta all’ennesima scuola locale, filiazione di un’università madre e senza nessuna autonomia». dell’insoddisfazione generale, peraltro durante una mia assenza per malattia”.

Il sindaco Conti: «No comment, mia battaglia per la città» «Non spetta a me commentare le scelte interne della Normale o del suo direttore che, a quanto si apprende, sarebbe dimissionario. La mia è stata una battaglia per la città di Pisa, troppo spesso in passato depauperata delle proprie eccellenze». Commenta così il sindaco pisano Michele Conti le dimissioni di Barone. Nelle scorse settimane Conti era stato insieme al deputato leghista Edoardo Ziello al Miur per esprimere contrarietà al progetto di una Scuola Normale al Sud. «La Normale è qui da 208 anni, rimane a Pisa continuando a portare avanti progetti di apertura e collaborazione con le università e con gli altri istituti di eccellenza – conclude il sindaco -. Auspico per la Scuola Normale che dopo questa vicenda corpo docente, studenti e ricercatori sappiano ritrovare l’armonia necessaria per continuare a rappresentare quell’eccellenza che caratterizza l’ateneo in tutto il mondo».