Al via oggi (mercoledì 27 ottobre) a Firenze la quinta edizione della Conferenza “Child in the City – Il Bambino nelle città”, un progetto della Fondazione Child in the City e della Rete Europea delle Città Amiche dei Bambini. Durante i tre giorni dell’evento, che si concluderà venerdì 29 ottobre, esperti di più di venti paesi condivideranno politiche e buone pratiche con i partecipanti provenienti da oltre trenta paesi, offrendo occasioni di dibattito e di scambio fra le tante esperienze che evidenziano quanto è stato realizzato in Europa grazie alle politiche per le Città Amiche dei Bambini.


Le tematiche – La conferenza articolata in sessioni plenarie e parallele su quattro temi – gli strumenti di valutazione e di autovalutazione, la povertà infantile, la partecipazione e il diritto al gioco – sarà aperta dagli interventi di esponenti del mondo politico nazionale e locale come il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il direttore del dipartimento per le politiche sociali per la famiglia Roberto Marino, il sindaco di Livorno e vice-presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Alessandro Cosimi, ilvice presidente dell’Unicef Italia Stefano Taravella e la presidente dell’Istituto degli Innocenti Alessandra Maggi.


Obiettivi – Molti i temi e le occasioni di dibattito che si susseguiranno al Palazzo dei Congressi. Da segnalare la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF sulla valutazione delle Città amiche dei bambini in nove paesi.
La ricerca, realizzata in cooperazione con il Children’s Environment Research Group della City University di New York, Childwatch International e la Fondazione Van Leer, si propone l’obiettivo di potenziare la capacità delle città e delle comunità locali di valutare criticamente la stato di attuazione dei diritti dell’infanzia, attraverso una raccolta di dati sul benessere dell’infanzia, che coinvolge i ragazzi e i membri della comunità come protagonisti del cambiamento.


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