Nella sala Affreschi del Consiglio regionale della Toscana è stato presentato il rapporto “Yellow book”, il rapporto sul servizio di distribuzione e vendita del gas in Italia che Utilitatis, il centro di ricerca di Federutility, pubblica ogni biennio. La Toscana presenta una situazione di avanzata razionalizzazione e modernizzazione del mercato del gas e le imprese di distribuzione – Toscana Energia, Estra e Asa – sono uno dei punti di forza di una strategia di medio periodo sull’energia.
Fare impresa – “In un contesto nazionale e internazionale nel quale i problemi energetici hanno assunto un ruolo di primo piano – ha detto Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana – c’è bisogno di impresa, e ancora di impresa pubblica. Le nostre aziende possono essere uno dei motori di questo pezzo di Green economy per rispondere alla sfida energetica”. Dopo il terremoto in Giappone, le rivoluzioni nel Nord Africa e nel Medio Oriente, la riduzione di incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili rischia di tagliare le gambe a uno dei pochi settori economici in ripresa.
Gare – L’analisi di Utilitatis fa il punto del mercato della distribuzione del gas in vista delle gare per l’affidamento. Le aziende toscane operano in cinque aree gestionali, inferiori alle 11 ottimali indicate dai decreti attuativi del pacchetto energia. Di fatto, dunque, il nostro sistema distributivo è in una situazione che va ben oltre la previsione di legge che intende razionalizzare realtà molto più frammentate: “Segno che il processo di integrazione è andato avanti in Toscana in questi anni”, ha commentato De Girolamo. “Le gare – ha proseguito – possono essere l’occasione per una maggiore integrazione dei gestori esistenti e, se ci saranno le condizioni, per la costituzione di un operatore regionale forte: da questa tornata di gara potrà uscire un’industria energetica toscana più forte. Per questo la Toscana, a partire dal suo PRS, deve lanciare la sua sfida energetica, per raggiungere gli obiettivi, creare ricchezza e occupazione, fare innovazione, migliorare l’ambiente e creare condizioni più competitive alle imprese toscane”.
Mercato – Per quanto riguarda il mercato toscano del gas, nel 2009 sono stati distribuiti 2,346 miliardi di metri cubi standard, di nuovo in crescita rispetto al calo dei consumi registrati negli ultimi tre anni dopo il picco di 2,67 miliardi toccato nel 2005. Per quanto riguarda il prezzo medio annuale (64% copertura costi, 36% imposte), la Toscana si pone con 1.107,75 euro sotto la media nazionale che è di 1.110,76.
Firenze