Nonostante le notizie «contraddittorie» delle ultime settimane «la realtà è che i piccoli obbligazionisti di Mps rischiano i loro risparmi». Lo dice l’associazione Vittime del Salva-Banche, i risparmiatori delle 4 banche in risoluzione da novembre 2015, che hanno aperto «un filo diretto con gli obbligazionisti e azionisti del Mps cercando di spiegare chiaramente l’attuale scenario ed i rischi tangibili che corrono a seconda del tipo di investimento che hanno fatto».
I rischi per Mps Nel caso Mps, osserva l’associazione in una nota, «il Burden Sharing viene presentato come una opzione positiva rispetto al Bail-in» ma «il Burden Sharing non è null’altro che una forma attenuata del Bail-In, gli azionisti saranno fortemente diluiti, ovvero il valore delle loro azioni rimarrà ad una percentuale minima del capitale investito, mentre per gli obbligazionisti subordinati è prevista la conversione forzosa di tutte le obbligazioni subordinate, per un valore 4,2 miliardi. Tale conversione, che sarà effettuata a valori di libro come da bilancio di risoluzione Bce, potrebbe portare ad una perdita effettiva massima sul capitale investito anche del 90% nel caso in cui l’ex obbligazionista decida di liquidare immediatamente l’investimento forzatamente convertito in azione». «I restanti 800 milioni, per la ricapitalizzazione di 5 miliardi – prosegue la nota -, verranno reperiti tramite intervento pubblico. In caso di Bail-in, se confermata la ricapitalizzazione di 5 miliardi del Mps, gli azionisti saranno fortemente diluiti e il valore delle loro azioni rimarrà ad una percentuale minima del capitale investito, mentre gli obbligazionisti subordinati, soggetti a conversione forzosa effettuata a valori di libro come da bilancio di risoluzione Bce, in caso di liquidazione immediata dell’investimento, potrebbero avere una perdita effettiva massima sul capitale investito pari al 90%. Per le obbligazioni senior, la cui conversione forzosa avverrà per il 6,8% del valore delle obbligazioni ordinarie, la perdita effettiva massima sarà del 5% sul capitale investito».
Vademecum per piccoli azionisti Mps In caso di Bail-In, «non è previsto alcun intervento pubblico. Sostanzialmente, per gli azionisti e per i possessori di obbligazioni subordinate non cambia nulla se non essere quasi azzerati da un strumento (burden sharing o bail-in) rispetto che dall’altro, la sola differenza sostanziale è l’intervento pubblico per 800 milioni in alternativa ad un haircut del 5% sul totale dei 12 miliardi di obbligazioni ordinarie Mps».