FIRENZE – La ricerca del personale ha i contorni di una missione. Chi ci è riuscito ha dovuto faticare non poco, visto che il 55% delle aziende dichiara di aver incontrato difficoltà.
Emerse negli ultimi 18 mesi, quando imprenditori di turismo, commercio e servizi hanno cercato nuovi dipendenti. Secondo l’indagine condotta da Format Research per Confcommercio Toscana, questa situazione ha avuto ripercussioni sul quadro economico. Per oltre sei imprese su dieci, questa mancanza si è tradotta in una consistente riduzione dei ricavi (-18% nella media, ma con punte fino al 31% per tre imprese su dieci) e nell’impossibilità di fare le innovazioni necessarie.
Per risolvere la situazione, alcuni imprenditori chiedono provvedimenti utili ed efficaci, come la riduzione del costo del lavoro (75,1%) e maggiori agevolazioni per l’assunzione di giovani (31,4%). tTa i danni collaterali delle mancate nuove assunzioni, le imprese del terziario toscano segnalano anche la riduzione dei servizi al cliente (come la consegna a domicilio o orari più ampi di apertura), la riduzione dell’attività di e-commerce, campagne di marketing o politiche di sostenibilità.
“Le difficoltà nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro sono una sconfitta per tutti, imprenditori e famiglie – ha affermato il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni -. Dobbiamo correre subito ai ripari per evitare che la mancanza di personale preparato diventi una zavorra per lo sviluppo di benessere e prosperità sia economica che sociale. E dobbiamo farlo in fretta, visto che l’indagine di Format Research ha messo in luce che il 32,5% delle imprese del terziario toscano ha in programma di effettuare altre azioni di ricerca nei prossimi sei mesi del 2022. Le soluzioni per uscire dall’impasse? Ripartiamo dalla formazione, per aggiornare le competenze di chi lavora alle esigenze di imprese e mercato”.