E’ la circolazione stradale una delle reali nemiche del lavoratore di oggi. Che corre rischi per la sua incolumità non solo sul luogo di lavoro ma anche e soprattutto sulla strada. E in Toscana oltre la metà degli incidenti sul lavoro mortali sono avvenuti sull’asfalto, una percentuale più alta rispetto alla media italiana. È quanto raccontano i numeri emersi nel corso del convegno “Sulle ruote della sicurezza: i rischi e le tutele nel mondo dei trasporti” organizzato stamani dalla Regione Toscana al CTO di Firenze per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e tutte le figure della prevenzione previste dal Dlgs 81/08 (Testo unico sulla prevenzione).
50mila infortuni in Toscana, il 79,9% sui luoghi di lavoro In base ai dati INAIL (fonte Open Data), nel 2016 in Italia si sono denunciati 641.345 infortuni sul lavoro. Di questi, 522.861 cioè l’81,53%, sono avvenuti sul luogo di lavoro. La Toscana rispetta la media, con 50.110 infortuni denunciati di cui 39.983 cioè il 79,79% sul luogo di lavoro. Il dato significativo per la nostra regione arriva quando si guardano gli incidenti denunciati che sono avvenuti in strada o durante lo spostamento casa/lavoro/casa. Nel 2016 in Toscana sono stati 10127 gli incidenti occorsi su strada in occasione di lavoro, per esempio l’autista o il camionista, oppure quelli in itinere. Una cifra che rappresenta il 20,21% del totale degli incidenti sul lavoro, maggiore quindi della percentuale italiana che si attesta sul 18,48% (118.484 il numero degli incidenti).
Incidenti mortali “in itinere” Per quanto riguarda gli infortuni mortali, la tendenza toscana si fa ancora più allarmante. In Italia su 1104 incidenti denunciati con esito infausto, 612 sono avvenuti sul luogo di lavoro (55,43%), 204 (18,48%) su strada e 288 (26,09%) in itinere. Quindi la somma di quelli su strada raggiunge il 44,57%. Ma in Toscana, su 75 incidenti mortali totali denunciati, 36 (48%) sono avvenuti su luogo di lavoro, 12 (16%) su strada e ben 27 (36%) in itinere: la percentuale che somma quelli avvenuti sull’asfalto, ovvero il 52%, supera di oltre 7 punti la media italiana.