La Toscana trema sotto i colpi della crisi economica e il report sull’occupazione del Sistema Informativo Excelsior relativo al primo trimestre di quest’anno non lascia intravedere schiarite all’orizzonte. I dati, elaborati in collaborazione con Unioncamere, evidenziano come rispetto allo stesso periodo del 2011 si sia registrato un calo del 21% delle assunzioni programmate. Previsti per il terzo trimestre di quest’anno 8.950 movimenti in entrata e 14.830 in uscita, con un saldo netto negativo di 5.880 unità.
Le assunzioni I nuovi impieghi si concentrano soprattutto nei servizi (85%), specie turismo, commercio e servizi alle persone: ricercati in particolare cuochi, camerieri e commessi. Ancora, le assunzioni con contratto a tempo indeterminato saranno 1.560 (17%), in calo del 31% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La maggioranza delle assunzioni (6.690) avverrà quindi con contratti a tempo determinato, in due casi su tre motivate dalla necessità di soddisfare esigenze produttive di carattere stagionale. Ai giovani under 30 spetterà il 35% delle assunzioni, mentre il 17% saranno riservate ad over 30: nel 48% dei casi l'età è invece indifferente, percentuale in deciso aumento rispetto allo stesso periodo del 2011. Alle donne o, indifferentemente, a uomini e donne saranno indirizzate il 60% delle ricerche di personale, mentre la propensione delle imprese toscane all'inserimento di personale immigrato si attesta al 13% (a fronte di un 24% indicato nel secondo trimestre 2012), ed è concentrata nel settore turistico e della ristorazione.
L’immediato futuro I dati Excelsior prevedono una variazione occupazionale, in termini di dipendenti di imprese private, del -0,8%. Il dato è leggermente peggiore rispetto alla media italiana (-0,4%) e a quella delle regioni del Centro (-0,5%). Le previsioni arrivano dopo un primo trimestre 2012 in cui, sulla base dei dati Istat, i disoccupati sono aumentati in regione di 48mila unità rispetto al primo trimestre 2011, ed il tasso di disoccupazione è passato nello stesso periodo dal 6,7% all'8,4% in conseguenza di un aumento nell'offerta di lavoro (tasso di attività +1,7 punti percentuali) nettamente superiore a quello della domanda (tasso di occupazione +0,2 punti percentuali.
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