Italiani, popolo di stressati. E le donne dichiarano di esserlo molto più degli uomini a causa di lavoro, crisi economica, traffico e pensiero del Natale che si avvicina. A rivelarlo è un’indagine online presentata oggi a Milano, condotta da Human Highway per conto di Anifa (Associazione nazionale industria farmaceutica dell'automedicazione) su un campione di uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 64 anni rappresentativo di 26 milioni di italiani.
Le cause. A soffrire maggiormente di stress sono le donne (87 per cento) contro il 76 per cento degli uomini. Nella categoria degli “iperstressati” la percentuale femminile e' quasi doppia rispetto a quella maschile: il 13,1% si sente “molto stressata”, contro il 7,1% degli uomini. Sul podio dei fattori indicati come principale causa di stress ci sono il lavoro (54%), i problemi economici (46%) e la famiglia (20%, dato che supera il 26% fra le donne), seguiti da scuola/universita' (18%), relazione di coppia e traffico (quasi a pari merito con un 13% circa), e dalla delicata situazione politica (12%), ma anche il traffico metropolitano e la grande instabilità creata dal clima di incertezza economica. Rispetto a 2-3 anni fa – cioè al 2008 anno “miccia” della crisi attuale – sta peggio quasi il 60% degli italiani, soprattutto donne: per il 19,3% dei connazionali il livello di stress nella vita quotidiana e' "molto aumentato", per il 39,2% "un po' aumentato". Tra le fonti di stress non mancano nemmeno le incombenze legate alle prossime feste natalizie, citate dal 3% delle donne.
La classifica. Nella classifica delle relazioni in assoluto più stressanti, dominano incontrastati i rapporti con colleghi e collaboratori di lavoro (27%), seguiti dal capo (18%) e dal partner di turno (16%). Quasi il 6% cita anche la suocera, che nella lista delle fonti di stress risulta 'invasiva' alla pari del computer e anche più dell'ex partner. Zoomando sulle differenze di genere, dall'indagine emerge che mentre gli uomini si sentono piu' stressati dal lavoro o comunque da situazioni esterne come il traffico o la politica, le donne si sentono più sotto pressione per colpa dei rapporti col partner e i familiari (20%), figli compresi (16%). Anche il modo di reagire allo stress cambia tra lei e lui: mentre l'uomo tende a prendere la situazione 'di petto' (il 31% risponde "l'affronto con decisione", contro un 23% per le donne), il 'gentil sesso' e' più incline a "sopportare con pazienza" (59% contro 53% dei maschi), ma anche ad agitarsi (39% contro 31%) o deprimersi (22% contro 15%), e ad assumere "qualcosa di naturale" (12% contro 8%). In generale, solo il 3,5% degli italiani afferma di prendere delle medicine contro i disturbi da stress. Eppure, ben l'88,4% degli italiani ha sperimentato "spesso" (46,1%) o "qualche volta" (42,3%) sintomi collegati allo stress. La lista e' lunga e va dal mal di testa (citato da quasi il 60%) all'insonnia (57%), da mal di stomaco a cattiva digestione (47% e 37% rispettivamente) a tensione muscolare (33%), tachicardia (31%), attacchi di panico e disturbi dell'appetito (25% a parimerito), herpes alle labbra e ipertensione (18%).