Incentivare il ricorso al trasporto pubblico locale e l’uso della bicicletta nel tragitto casa-lavoro per favorire più corretti stili di vita e lo sviluppo di una mobilità sostenibile: questo l’obiettivo di un accordo sottoscritto da Confindustria Toscana sud, sindacati metalmeccanici Fiom Fim e Uilm e Power-One Italy spa. Previsto un contributo economico da parte dell’azienda ai dipendenti che utilizzino il trasporto pubblico locale per recarsi al lavoro e forme di sostegno ai lavoratori che decidano di coprire il tragitto casa lavoro tramite l’uso della bicicletta.
L’assessore Ceccarelli: «Crescente integrazione intermodale tra bus, ferro e bicicletta» «E’ un buon accordo – commenta l’assessore a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – che ben si sposa con la politica regionale di mobilità sostenibile. Il suo valore sta anche nell”essere una prima concreta attuazione del Protocollo firmato qualche tempo con i Comuni del Valdarno, con l’introduzione sperimentale delle linee circolari del Valdarno, poi consolidatesi con il progetto ‘Mi-V, Mobilità in Valdarno’. Tutto questo, insieme al lavoro di realizzazione della ciclopista dell’Arno va proprio nella direzione di una crescente integrazione intermodale tra bus, ferro e bicicletta per favorire gli spostamenti casa-lavoro. Ora ci aspettiamo che anche altri seguano questo positivo esempio». L’intesa fa seguito anche all’adesione dell’azienda firmataria al programma Whp (Workplace Health Promotion) dell’Organizzazione mondiale della sanità condiviso da Ue e Regione Toscana per la promozione della salute attraverso corretti stili di vita.