FIRENZE – Rispetto al 2019 la crescita è del 2,5%, mentre sul 2022 è dello 0,7%. Aumenti che portano gli occupati in Toscana a 1 milione e 628 mila persone.
Nel centro-nord solo Veneto ed Emilia Romagna fanno meglio, come evidenziato nel corso del convegno ‘La Toscana del Lavoro’ a Firenze. Il tasso di occupazione maschile risulta pari al 76,4% (73,3% nel 2019) e quello femminile al 62,3% (60,6% nel 2019), mentre quello giovanile (15-34 anni) ha raggiunto quota 50,6% (47,3% nel 2019). Tra gennaio e novembre 2023 gli avviamenti hanno superato di circa 86mila unità le cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente e sono stati 9mila in più rispetto al 2022.
A trainare l’aumento delle posizioni di lavoro (+3,1%) sono i contratti a tempo indeterminato (+4,2% a fronte dello 0,4% dei contratti a termine), per effetto principale della dinamica delle trasformazioni da tempo determinato o da apprendistato. Complessivamente il saldo è pari a 40mila posizioni di lavoro dipendenti stabili in più, superiore agli anni precedenti. Restano tuttavia aperte alcune crisi aziendali, seguite dall’unità di crisi lavoro regionale.
A oggi, è stato precisato, sono 38 le vertenze (5680 lavoratori coinvolti direttamente o dell’indotto) risolte totalmente o parzialmente, o in via di risoluzione. In altri 12 casi la vertenza risulta essere “in transizione”, con un possibile esito positivo, sono poi dieci le crisi conclamate e 13 i tavoli di sorveglianza dedicati ad attività di prevenzione di possibili emergenze occupazionali.