Banca Monte dei Paschi è «al lavoro sul dossier dei non performing loan. Sta avendo un’accelerazione la strategia di riduzione delle sofferenze in carico a Rocca Salimbeni, che il management della banca guidata da Fabrizio Viola ha deciso di affrontare con numerose opzioni sul tavolo». È quanto riporta oggi il Sole 24 Ore, specificando che sono 3.5 miliari le sofferenze che Mps vuole smaltire entro il 2018.
La strategia di Mps «Il dossier singolo più imminente è quello della vendita del pacchetto di crediti deteriorati (Npl) da oltre 200 milioni di euro con garanzie nel settore immobiliare (soprattutto alberghi). L’operazione dovrebbe concludersi entro fine giugno e negli ultimi giorni ci sarebbe stata una scrematura delle offerte», spiega ancora il Sole, aggiungendo che si tratta di una «piccola, ma sicuramente interessante dismissione, che fa parte dei 3,5 miliardi di sofferenze che la banca ha stimato di vendere nel triennio 2016-2018 di cui: 1 miliardo nel corso di quest’anno, 1 miliardo nel 2017 e 1,5 miliardi nel 2018».
Su ricerca partner Passaggi delicati, questi, per Banca Mps che – viene ricordato – è sempre alla ricerca di un partner per la sua piattaforma di gestione. «Entro la prossima settimana», aggiunge il Sole 24 Ore, Mps «invierà la documentazione sul progetto a una serie di soggetti potenzialmente interessati, tra i quali ci saranno alcuni dei gruppi internazionali più attivi nella gestione delle sofferenze bancarie: come Fortress e Cerberus, ma anche Blackstone e Kkr. Mediobanca, in qualità di advisor, dovrebbe infatti raccogliere le offerte non vincolanti per l’estate e individuare il partner entro la fine dell’anno.Insieme alla piattaforma di gestione, Mps siglerà anche un contratto per cedere all’acquirente la gestione di 28 miliardi di euro di Npl».