La Guardia di finanza di Firenze ha individuato 42 lavoratori in nero o irregolari, ha sequestrato 4.600 portafogli e cinture in pelle di pitone e denunciato 5 cinesi. Questo il bilancio dell’operazione dei finanzieri del Gruppo di Firenze, coadiuvati dal personale dell’Arma dei Carabinieri, della Direzione Territoriale del Lavoro, dell’Inps, dell’Asl., dei Nas e della Polizia Municipale di Firenze. Controllati tre capannoni a Firenze, in via Pratese, dove operavano 13 ditte gestite tutte da soggetti di etnia cinese che confezionavano borse in pelle ed accessori d’abbigliamento.
Cosa è stato trovato Gli immobili erano stati suddivisi in diverse “celle”, ognuna occupata da una ditta. Al momento dell’accesso presso gli immobili sono stati identificati 42 lavoratori di origine cinese che, dai successivi controlli, sono risultati 25 completamente in nero, 14 irregolari, due clandestini e anche un minore. Due datori di lavoro sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria fiorentina per il reato di impiego di manodopera clandestina e per l’impiego di manodopera minorile. Emessi 9 provvedimenti di sospensione dell’attività. Inoltre, sono state constatate sanzioni amministrative per oltre 130mila euro, di cui 29mila già versati dai soggetti verbalizzati. Nella parte superiore di un capannone erano stati ricavati soppalchi adibiti a dormitorio per gli operai mentre una parte inferiore dell’immobile era stata adibita a cucina e mensa. Le indagini proseguono adesso per verificare la presenza di autorizzazioni edilizie per l’immobile in cui sono stati realizzati i soppalchi.