SIENA – Tutto il resto può attendere. O forse no, perché mentre Mps brinda al via libera al nuovo aumento di capitale, c’è spazio per una polemica a distanza tra amministrazione e Fondazione Mps.

Battibecco quasi inatteso, dopo un periodo di grande complicità per il bene di Siena. L’innesco è nella nota del Comune dove si saluta con favore la ricapitalizzazione. “Spiace solo notare il voto contrario espresso, in deputazione generale della Fondazione, dai rappresentanti delle due Università di Siena, in singolare dissintonia con il territorio. E l’incongruenza del rappresentante del MiC, che ha votato contro la partecipazione a un aumento contro gli auspici del Mef, confermatimi anche nel mio recente incontro a Roma con il sottosegretario Freni. Ma nonostante queste sbavature, resta una giornata storica”, ha attaccato il sindaco Luigi De Mossi.

La replica dell’ente di Palazzo Sansedoni arriva a stretto giro di posta. L’occasione è sempre la volontà di complimentarsi per il risultato raggiunto. “Nell’augurare di cogliere gli obiettivi previsti, in merito al comunicato diramato in data odierna dal Comune di Siena, non possiamo fare a meno di stigmatizzare il mancato rispetto degli ovvi doveri di riservatezza a tutela della libertà decisionale dei membri degli organi deliberanti e la relativa fuga di notizie su votazioni aventi potenziali effetti price sensitive, in palese violazione del Codice Etico della Fondazione”, hanno dichiarato della Fondazione, prima di aggiungere: “Nel riservarci ulteriori azioni a tutela della Fondazione e dei suoi organi, si ribadisce che, come espressamente indicato nello Statuto e nella normativa vigente, i membri della Deputazione Generale ‘agiscono in piena autonomia e indipendenza nell’esclusivo interesse della Fondazione per realizzare gli scopi previsti nello statuto” e ‘non rappresentano’ in alcun modo ‘gli Enti dai quali sono stati designati, né rispondono ad essi del loro operato”.