“In Toscana il sangue non manca e il sistema trasfusionale toscano è in grado di far fronte a tutte le necessità. Gli allarmismi rischiano solo di creare sfiducia, sia nei donatori, sia nei pazienti che del sangue hanno bisogno”. L’assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia interviene a proposito di un supposto “allarme sangue”, prospettato da un’interrogazione annunciata dal consigliere regionale Udc Marco Carraresi, ripresa da alcuni organi di informazione.


Donazioni in aumento – “Dal 2001 al 2009 le donazioni sono costantemente aumentate – informa l’assessore Scaramuccia – Un aumento complessivo del 35,5% in 9 anni. E sono cresciute anche le donazioni di plasma: con 63.852 Kg., la Toscana è la terza regione per quantità di plasma conferito all’industria. Nel periodo gennaio-ottobre 2010 le donazioni totali sono state 185.177, rispetto alle 181.479 dello stesso periodo del 2009: quindi, 3.698 donazioni in più”. La Toscana ha un indice di donazione di 102 donazioni ogni 1.000 abitanti tra 18 e 65 anni. In Italia, l’indice di donazione è molto variegato, ma ci sono regioni con un indice ben sotto la metà di quello toscano. Con le donazioni, aumenta però anche il consumo di sangue, e con un ritmo più veloce. Se nel 2009 le donazioni sono aumentate del 6,89% rispetto al 2008, il consumo è cresciuto dell’8,28%. Questo è dovuto all’aumento di patologie o bisogni clinici relativamente comuni, alle necessità dei pazienti oncologici (il 33% dei pazienti oncologici effettua almeno una trasfusione), agli interventi chirurgici a complessità crescente come i trapianti, gli interventi cardiovascolari e ortopedici. Paradossalmente, le regioni in cui la sanità è meno efficiente, e si fanno molti meno interventi di questo tipo, non sono mai in carenza di sangue. Va detto anche che la Toscana offre ogni anno assistenza sanitaria al 17,4% di pazienti provenienti da altre regioni.


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