Convocazioni arrivate. Ecco i ventitre; adesso ci siamo.
Fuori Rossi e Destro, dentro Insigne (più Immobile e Verratti… A Pescara faranno salti di gioia)
In questo, Prandelli ha fatto una scelta impopolare. Ma lui (e il suo staff) hanno avuto venti giorni di tempo per valutare gli uomini e le loro condizioni fisiche. Noi, al massimo, abbiamo letto il giornale al bar. Mi sembra logico, per adesso, non eccepire.
A spanne, è una Nazionale un po’ leggerina. Un po’ in contrasto con i dettami del calcio moderno, che richiede anche e soprattutto i Superman (Barcellona a parte, che però ha Messi, Neymar, Xavi e Iniesta)…. Non è che con Rossi e Destro sarebbe cambiato granchè, in questo senso, ma è evidente che il CT abbia voluto privilegiare la gioventù, i tempi di recupero e la (presunta) freschezza atletica. Si spiega così anche la rinuncia ai cosiddetti senatori che in molti sponsorizzavano: da Totti, a Gilardino. Da Toni, a Di Natale.
Dando per scontato che il logorio fisico giocherà un ruolo importante, ha voluto puntare tutte le sue fiches su una squadra tecnicamente a posto e che possa far girare il pallone.
Ne è venuta fuori una Nazionale che sarebbe piaciuta molto a Fuffo Bernardini. Poco a Bearzot e per niente a Lippi.
Tatticamente, le convocazioni vanno nella direzione di una difesa a quattro; ma Prandelli è un tipo prudente. Agli Europei partì in tromba, salvo poi attuare quasi sempre la linea a tre (che poi è a cinque, ovviamente), con De Rossi difensore aggiunto e non troppa gente davanti.
Per adesso, il blocco Juve dietro, più uno a scelta tra Abate, De Sciglio o Paletta. A centrocampo De Rossi, Pirlo e Marchisio. Più Thiago Motta che Verratti, vedrete… Davanti, Balotelli e un altro.
Se dovesse mettersi male, quell’ipotesi di 4-3-3 con Cerci e probabilmente Cassano sugli esterni. Ma giusto quando avremo l’acqua alla gola e mancheranno venti minuti alla fine.
E’, sulla carta, una Nazionale low-profile. Potrebbe andare bene, potrebbe andare malissimo; dipenderà molto da come supereremo (se lo supereremo) il girone eliminatorio. Ha ragione chi dice che stiamo sottovalutando un po’ troppo l’Inghilterra e stiamo sopravvalutando l’Uruguay.
Da lì in poi, vedremo. Dando per scontato che ai quarti troveremo o Brasile o Spagna.
E lì ci giocheremo il Mondiale.