Una lettera a 6 mani per bloccare il fallimento della Cantarelli, l’azienda aretina specializzata in abbigliamento maschile che conta oltre duecento dipendenti che secondo le decisioni del Ministero dello Sviluppo Economico e di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda Cantarelli procederebbe verso la procedura fallimentare. A scriverla i sindaci di Cortona, Arezzo e Castiglion Fiorentino chiedendo al giudice del Tribunale fallimentare di Arezzo Antonio Picardi di nominare un nuovo commissario e non dichiarare il fallimento.
Dare un’altra possibilità all’azienda La proposta, poi sottoscritta dagli altri due sindaci, è stata avanzata dal primo cittadino di Cortona Francesca Basanieri. «Come sindaci abbiamo deciso di fare un appello al giudice delegato – spiegano Basanieri, Alessandro Ghinelli e Mario Agnelli – affinché nomini un nuovo commissario e dia un’ulteriore possibilità a questa azienda che ancora oggi, nonostante tutto ciò che è successo, continua a ricevere commesse ed attestati di stima da parte di numerose aziende del settore moda. Dobbiamo tentare fino all’ultimo minuto una soluzione che scongiuri il fallimento che vorrebbe dire togliere anche le tutele che, ad oggi, garantiscono i lavoratori, e soprattutto garantisca credibilità per il proseguimento dell’attività in futuro. Sappiamo che in questi giorni, proprio a causa di questo paventato fallimento – concludono i sindaci -, i lavoratori stanno rinunciando a commesse importanti da parte di grandi aziende del settore fashion e questo è sinceramente inaccettabile. La Cantarelli è sempre stata un’azienda che ha puntato sulla qualità del prodotto, ed al suo interno ci sono lavoratori con alte professionalità e con una passione straordinaria. Tutto ciò non può andare perduto anzi può e deve essere base per il futuro».