30*BIENNALE ANTIQUARIATO foto Gianluca Moggi/NEW PRESS PHOTO

Oltre 3.000 opere presentate da 80 fra le migliori gallerie italiane e straniere, un’ampia commistione di dipinti, sculture, disegni, arredi e oggetti di epoche diverse che, da questa edizione, arriveranno per la prima volta fino agli anni Ottanta del Novecento. E’ la 30/ma edizione della Biennale Internazionale dell”Antiquariato di Firenze che si terrà a Palazzo Corsini dal 23 settembre all’1 ottobre. Il nuovo allestimento della Biennale dell’Antiquariato è ideato quest’anno dal noto interior designer e scenografo veneziano Matteo Corvino: un soffitto di vetro nel percorso centrale offre maggiore luminosità agli spazi interni e apre suggestivi scorci sulle architetture seicentesche della facciata del Palazzo.

In mostra le opere di Fischer Dalla terrazza si snoda un giardino pensile all”italiana dove bordure di bosso incorniciano le grandi lastre di cristallo che evocano con i loro riflessi un lungo bacino d’acqua. La Biennale quest’anno riserva uno spazio all’arte contemporanea con la mostra dell’artista svizzero Urs Fischer, promossa in collaborazione con il Comune di Firenze: da oggi e fino al 21 gennaio 2018 si potranno ammirare in piazza Signoria l’istallazione della scultura monumentale di 12 metri Big Clay e le riproduzioni in cera di Bonami e Moretti che si consumeranno lentamente sull’Arengario di Palazzo Vecchio, a simboleggiare la finitezza umana in contrasto con la durevolezza dell’arte. Tra i dipinti in mostra, un San Paolo dello Spagnoletto (Jusepe de Ribera), olio su pannello di forma ovale datato 1648; un originale Ritratto di Barbara van Beck, olio su tela di scuola italiana della fine del Seicento che immortala la giovane Barbara affetta dalla rara malattia genetica ‘universalis ipertricosi’ o ‘sindrome del lupo’ e per questo ricoperta da un’anomala peluria sul viso e sul corpo; una coppia di dipinti di Abraham Louis Rodolphe Ducros, che rappresentano La Fonte di Aretusa in Sicilia e Le Terme di Caracalla. A rappresentare la scultura, il capolavoro ritrovato di Romolo Ferrucci del Tadda Il Villano di Livorno, opera commissionata per onorare il popolo livornese fedele alla Repubblica Fiorentina, che difese la città dall’assedio delle truppe dell’Imperatore Massimiliano I nel 1496, smarrita nel 1700 e ricomparsa ad inizio Novecento nella prestigiosa collezione Tammaro de Marinis a Firenze. Tra gli arredi spiccano l’imponente paravento in stile liberty Onde, damigelle di Numidia e scorfano di Galileo Chini formato da quattro tavole dipinte ad olio.

“Inaspettate delizie in un’alcova” Tra le altre iniziative in programma, la mostra ‘Inaspettate delizie in un’alcova. Dalla Collezione d’Arte della Fondazione CR Firenze’ che, nell’ambito dei festeggiamenti per i 25 anni di attività, esporrà 11 tesori della sua preziosa collezione d’arte, tra cui opere di Giotto, Gaspar van Wittel, Pietro Annigoni, Pietro Chellino; e la video installazione ‘La fabbrica della bellezza. La manifattura Ginori e il suo popolo’ di Matilde Gagliardo, originale opera formata da 21 ritratti di rappresentanti delle maestranze della manifattura Richard Ginori.