lavoro giovani_1.JPGNel giorno in cui Matteo Renzi twitta «Più 130 Mila posti di lavoro nel 2014», la “sua” Firenze annuncia mille nuovi posti di lavoro da parte di 17 grandi aziende che operano sul territorio nei prossimi cinque anni. È questo il risultato di una ricerca condotta da Comune e Camera di Commercio di Firenze e Confindustria, presentata a Palazzo Vecchio nell’ambito del Comitato grandi imprese della Città metropolitana, coordinato da Fabrizio Landi, consigliere economico del sindaco Dario Nardella.

Mille posti di lavori in più per il territorio fiorentino Fra i profili maggiormente richiesti ingegneri (progettisti meccanici e analisti termostrutturali), specialisti del web (cloud specialist, cloud security, web marketing specialist) e della logistica, ma anche tecnici di cantiere, gestionali e di sviluppo prodotti. Particolarmente apprezzato il ricorso al tirocinio formativo in azienda di studenti provenienti dall’università, dalle scuole secondarie superiori e dalle scuole di avviamento aziendale. «Le esigenze segnalate dalle imprese evidenziano come il mercato del lavoro sia in una fase cruciale e potenzialmente positiva – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Leonardo Bassilichi -, spetta a noi recepire questi segnali e canalizzarli verso un sistema della formazione che si allinei sempre più con le esigenze delle imprese. Bassilichi ha aggiunto che «Camera di Commercio di Firenze si candida a sviluppare quegli strumenti operativi per conciliare le esigenze delle imprese con l’offerta formativa». «La scoperta che alle grandi aziende servono mille posti di lavoro in 5 anni – ha sottolineato la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi – è il risultato di una scelta precisa: un lavoro di coordinamento che ha visto protagonisti, fra gli altri, il Comune di Firenze, Camera di Commercio e Città metropolitana. Dal ministero avevamo avuto il via libera alla sperimentazione di questo progetto di alta formazione, ma quando il decreto sulla buona scuola diventerà legge quella che oggi è una Best Practice a Firenze diventerà un modello virtuoso da applicare in tutta Italia».