È il tema della “rigenerazione urbana” il filo conduttore del ricco calendario di eventi di Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017. Grande è, infatti, l’impegno dell’Amministrazione comunale nel favorire un uso più sostenibile del suolo, risorsa fondamentale sia dal punto di vista della biodiversità che della memoria dei luoghi e dell’originalità dei paesaggi, eredità preziosa da trasmettere integra e viva alle nuove generazioni. Numerose le iniziative in programma, ideate in sinergia con il comitato scientifico, composto da Giulia Cogoli, Virgilio Sieni e Carlo Sisi.
Pistoia capitale italiana della cultura 2017 Dall’arte alla musica, dall’antropologia al teatro, dall’animazione degli spazi urbani alle iniziative per i più piccoli e per la riscoperta del verde e del paesaggio, tutte le attività sono state pensate appositamente per condividere percorsi di riflessione con i cittadini e i visitatori e per dare vita a nuovi modelli di produzione culturale. Pochi centri in Italia possono vantare, come Pistoia l’esistenza di aree agricole ai margini della città storica: questo è uno dei principali valori da preservare. Solo negli ultimi tre anni sono stati recuperati 40.719 mq di territorio agricolo e 11.330 mq a verde privato, con un totale di oltre cinque ettari (51.509 mq) di terreno sottratti alla cementificazione. Particolare attenzione è riservata naturalmente alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico: dopo il restauro di edifici e monumenti, sono in cantiere lavori per restituire all’uso pubblico le chiese di San Pier Maggiore, San Salvatore, San Jacopo in Castellare, quest’ultima destinata alla funzione di nuovo spazio culturale cittadino. Progetto cardine della riqualificazione cittadina è il recupero dell’area dell’antico ospedale del Ceppo, in pieno centro storico, che sarà trasformato in un quartiere di elevata qualità ambientale, urbanistica e architettonica, completamente pedonale e immerso nel verde. Elemento di assoluta unicità dell’ospedale del Ceppo è il Fregio Robbiano, pregiata opera cinquecentesca di Santi Buglioni, recentemente restituita al suo splendore originario. Il capolavoro di Luca Della Robbia è la Visitazione, gruppo scultoreo ospitato nella chiesa pistoiese di San Giovanni Fuorcivitas, che è ora negli Stati Uniti per due esposizioni (a Boston e a Washington), ma dal luglio del 2017 tornerà a Pistoia e potrà essere ammirato nella chiesa di San Leone.
Arte protagonista, un laser sulla città L’arte è una delle direttrici principali del programma di Pistoia, Capitale italiana della Cultura. Una delle sedi più importanti della città, Palazzo Fabroni – vero e proprio Museo del Novecento e del Contemporaneo – ospiterà, tra le altre, le mostre: “Prêt-à-porter” del pittore Giovanni Frangi, a cura di Giovanni Agosti (5 febbraio-2 aprile) e Marino Marini. Passioni visive”, curata da Flavio Fergonzi e Barbara Cinelli (16 settembre 2017-7 gennaio 2018). Nel frattempo è la luce di un raggio laser ad illuminare Pistoia da ieri nella sua prima giornata da Capitale Italiana della Cultura. Fino a domenica 8 gennaio, dalle 18 alle 24, il raggio laser collegherà Palazzo Fabroni, sede del Centro di arti visive contemporanee, e la Fattoria di Celle, sede della collezione di arte ambientale di Giuliano Gori. Il fascio luminoso, realizzato dal Comune di Pistoia e dall’Associazione teatrale pistoiese, tornerà ad accendersi più volte durante tutto l’arco dell’anno, per scandire i principali appuntamenti legati all’arte contemporanea del programma della Capitale Italiana della Cultura. Il collegamento luminoso, il cui punto di emissione è collocato al quarto piano di Palazzo Fabroni, ha un’estensione di 5,4 chilometri, necessaria a raggiungere Villa di Celle a Santomato. Oltre che nella prima settimana dell’anno, nel corso del 2017 sarà proiettato ogni qualvolta Palazzo Fabroni aprirà le porte a una nuova mostra inclusa nel programma elaborato per l’anno da Capitale Italiana della Cultura.