2012, che anno sarà? L’anno che verrà, tutti dicono, sarà cruciale portando con sé le angosce e timori di ogni anno bisestile. Con molte incognite in più a causa di una situazione generale non brillante. Il 2011 lascia in eredità una situazione socio-economica estremamente pesante e complessa. Le cronache hanno raccontato un Paese in profondo cambiamento, e per adesso si sono viste solo le macerie di aziende che hanno chiuso, attività economiche al collasso, lavoratori in difficoltà, e grandi manifestazioni di piazza.
La stessa Toscana, un tempo felix, ha perduto quell’aura di benessere, e si è svegliata in piena crisi. Lo confermano le tante vertenze in atto, la perdita di centinaia di posti di lavoro. Il 2012, dunque, si presenta come una sorta di nuovo inizio: il «chilometro zero» da cui ripartire per un nuovo percorso di crescita e sviluppo.
Per questo agenziaimpress.it ha raccolto gli auguri ai cittadini toscani di amministratori pubblici, politici e personaggi di spicco dell’economia regionale per l’anno venturo. Speriamo di poter cogliere nelle loro parole il messaggio per la ripartenza di cui tutti sentiamo il profondo bisogno. Auguri a tutti anche dalla redazione di agenziaimpress.it
Enrico Rossi (presidente Regione Toscana) «Ai toscani dico che faremo tutto il possibile perché in questa situazione nessuno si senta solo. La pena più forte davanti alla crisi è quando una persona non sente attorno a sé un sistema di ascolto, di protezione e di aiuto. L'impegno, per quanto possibile, è continuare a portare avanti nel tessuto della regione, questa capacità di dialogo, di farsi carico e di vicinanza. Ce la possiamo fare anche se non voglio nascondere le difficoltà. Se si mobilita la società toscana, è un obiettivo che in larga parte si può raggiungere. Il 2012 sarà un anno difficile, pieno di incognite, problemi, dubbi, su cui pesa lo spettro della recessione e dell'aumento della disoccupazione con Confindustria che stima una perdita di 800 mila posti di lavoro a livello nazionale di cui 60 mila in Toscana. Per invertire la rotta, servono idee innovative, proposte, azioni che saranno raccolte in una serie di incontri con esponenti della società e dell'economia toscana con la Regione che si proporrà come luogo in cui questo si può portare a sintesi. Fino ad adesso ciascuno ha risposto alla crisi cambiando passo nel proprio settore, ora serve uno sforzo collettivo in cui tutti sono disposti a dare qualcosa».
Matteo Renzi (sindaco di Firenze) «Per noi il 2012 sarà l’anno di Amerigo. Il simbolo dell’anno è ‘Naming the future’, dare un nome al futuro. Vespucci è stato l’uomo che non ha scoperto che lì c’erano gli Stati Uniti, ma è stato il primo ad aver consapevolezza che erano una terra nuova e le ha dato il nome. Anche per noi deve essere importante dare un nome alle sfide che ci aspettano. Il 2012 può essere l’anno in cui, nel nome di un grande fiorentino, ciascuno di noi prova a vivere quotidianamente con la curiosità, con l’orgoglio, con l’apertura ma soprattutto con la consapevolezza di chi pensa che dare un nome al futuro sia la grande opportunità per Firenze».
Alessandro Cosimi (presidente Anci Toscana) «Per il 2012 auguro a tutti una grande capacità di ascolto e concretezza, sarà un anno in cui i sindaci saranno chiamati dai loro cittadini a dare risposte con strumenti sempre più ridotti e limitati. Credo sarà necessario per tutti noi rivedere stili e qualità della vita, dove ad una riduzione dei beni materiali dovremo saper rivalutare la coesione sociale, la capacità di fare rete solidale, il senso di responsabilità di fare bene ognuno ciò di cui è responsabile. Gli effetti delle manovre anticrisi dei Governi stanno infatti sottopenendo le amministrazioni locali, e i Comuni in particolare, ad un impegno senza precedenti nella storia del Paese. Il tutto attraverso una dinamica perversa che sbilancia l'aumento delle competenze con la riduzione delle risorse a disposizione. La nostra attenzione particolare va al mondo del lavoro e soprattutto a coloro che lavoro non l'hanno o l'hanno perso. Per i Comuni toscani coesione sociale significa cercare di mantenere il livello di welfare raggiunto e farlo con equità. I Comuni vogliono essere protagonisti del futuro della Toscana e su questo si impegneranno a fondo sin dalle prossime settimane certi di trovare nella Regione e nel Presidente Rossi interlocutori fondamentali. Insieme dovremo affrontare la crisi e la sfida verso un modello di sviluppo che dovrà per forza cambiare molti paradigmi e prospettive rispetto all'attuale».
Andrea Pieroni (presidente Upi Toscana) «Esprimo l'augurio a tutti i cittadini della nostra comunità, italiani e stranieri, perché l'arrivo del nuovo anno possa essere quanto più possibile sereno e carico di speranza, pur in questo momento di grande incertezza e difficoltà economica per molte famiglie. Un saluto e un augurio particolare vanno alle comunità di residenti che provengono da nazioni lontane e che qui hanno trovato un luogo dove lavorare, far crescere i propri figli, organizzare una nuova prospettiva di vita. Accoglienza e integrazione sono elementi propri dell'identità del nostro territorio. Questo è il tempo in cui riaffermare con forza la possibilità di una pacifica costruzione comune della società, a partire da culture differenti, attraverso qualcosa che vada al di là del semplice termine "convivenza" e che sia, invece, vera "comunità". Un augurio e un pensiero vadano a tutti i lavoratori, a chi vive il disagio della disoccupazione, a tutti i familiari di chi, in questo anno, ha vissuto eventi drammatici legati all'attività lavorativa, affinché ancora un volta la dignità del lavoro, base della nostra Carta Costituzionale, sia elemento irrinunciabile dell'idea di società che vogliamo per i nostri figli, per le generazioni future».
Simone Bezzini (presidente Provincia di Siena) «Mai come in questa fase il nostro territorio ha bisogno di istituzioni in grado di dare risposte ai grandi e delicati problemi che la crisi economica, nazionale e internazionale, ha portato con sé. L’anno che ci lasciamo alle spalle è stato complesso e denso di sfide: una su tutte, quella di guardare oltre l’emergenza – che certo abbiamo affrontato e continueremo ad affrontare con il massimo impegno – per assicurare il miglior futuro possibile al nostro territorio e alle persone che qui hanno scelto di vivere, lavorare e investire. Difendersi non basta. È necessario guardare al domani sforzandosi di migliorare continuamente sostenendo iniziative, progetti e azioni che possono realmente diventare motori di sviluppo e benessere diffuso, nel medio e nel lungo periodo. Questa provincia ha ancora grandissime potenzialità da esprimere: l’agroalimentare, la green economy, la cultura e le biotecnologie sono settori su cui stiamo puntando con convinzione e interesse per ridare slancio e competitività al nostro territorio. Di fronte a tutto ciò, allora, l'augurio che rivolgo a tutti i cittadini della provincia di Siena è quello di non scoraggiarsi di fronte alle innegabili difficoltà che ci aspettano, anche nei prossimi mesi, ma di lavorare insieme con spirito di squadra per un’idea di sviluppo sostenibile che sappia coniugare la crescita ai livelli di coesione sociale che storicamente caratterizzano la nostra terra. E’ questo il valore che dobbiamo rinnovare, anno dopo anno, proiettandolo nel futuro».
Sergio Ortelli (sindaco Comune Isola del Giglio) «Si conclude un anno difficile e se ne apre un altro con molti interrogativi. Sarei, infatti, tentato a mostrarmi più austero del solito per gli effetti di un clima recessivo che si respira da un po’ di tempo in Italia. Un clima che vogliamo sconfiggere con il nostro solito ottimismo e con la fiducia in noi stessi promuovendo un atteggiamento propositivo con il quale da sempre sosteniamo che investire in tempi di crisi fa uscire prima dalla grave situazione economica. Un ricetta che scriviamo da tempo, una rotta verso la quale siamo diretti per raggiungere la giusta e ambita destinazione».
Luigi Borri (imprenditore) «Il 2012 sarà un anno che vedrà una drastica contrazione dei consumi nell'Eurozona, anche per le politiche di rigore messe in campo dai Governi. Questa – guardo al territorio ma i buoni esempi possono dare slancio all'economia nazionale – sarà prima di tutto una grande sfida per le banche: il mio primo augurio è che il sistema finanziario sia di supporto all'economia reale e non ad improbabili avventure virtuali, a quegli strumenti finanziari che finora non hanno certo dato risultati buoni. La finanza, infatti, ha prima di tutto il dovere di riportarsi sulla dimensione della realtà e di supportare il manifatturiero, l'economia reale, l'occupazione: tutto ciò che crea sviluppo. Sinceramente non ho mai visto una crescita basata sulla carta e sulle promesse. C'è poi un altro aspetto fondamentale e anche imprescindibile dal primo: le banche dovranno essere di supporto ad un unicum dato dalla sinergia concreta tra aziende, università, istituzioni. Laddove si possa creare uno scambio di conoscenze, una formazione di eccellenze, un'offerta e un'apertura reali che porteranno solo benefici anche in termini di riduzioni di costi. Ciò che ancora non si è capito è che la qualità non è sinonimo di spese eccessive ma anzi, più la sinergia tra i soggetti in questione sarà forte, meno sarà necessario l'accesso al credito perché si innalzerà da solo il livello di competitività: solo attraverso sinergia e razionalizzazione dei costi passerà il futuro delle nostre aziende. Da parte mia, un grande augurio perché i prossimi mesi siano di riflessione ma anche di slancio per guardare avanti con l'ottimismo e con la concretezza necessari. Occorre correre e resistere e il bel tempo verrà… basta andargli incontro».
Oreste Giurlani (presidente Uncem Toscana) «Entriamo nel 2012 con grande preoccupazione visto che entreranno in vigore le manovre proposte prima da Berlusconi e adesso da Monti. Sarà un anno difficile soprattutto perché aumenterà la pressione fiscale sulle famiglie. Purtroppo ho come l’impressione che la manovra salva Italia non tuteli a dovere le comunità montane. L’augurio è quindi che nel 2012 il tema della montagna torni al centro del dibattito pubblico: è sempre più difficile investire nei territori montani e necessitiamo adesso di un quadro istituzionale certo per trovare strumenti adatti a mettere in moto la ripartenza del settore. In Toscana le 13 comunità montane si stanno adoperando adesso per fare le unioni, strumenti importanti soprattutto per i piccoli comuni al fine di rilanciare l’economia delle comunità montane che storicamente hanno bisogno di investimenti maggiori rispetto agli altri territori. Il vero augurio per il 2012 è che finalmente si possa lavorare in questa direzione».
Andrea Manciulli (segretario Pd Toscana) «Si chiude un anno difficile, molto difficile, per tanti toscani. Penso prima di tutto ai cittadini della Lunigiana e dell’Isola d’Elba, che nei mesi scorsi hanno visto le loro case invase dalla forza brutale dell’acqua e che hanno reagito con grande forza e dignità. E penso agli uomini e alle donne che hanno perso il lavoro, ai ragazzi e alle ragazze che non riescono a trovarlo, alle famiglie che ogni giorno devono fare scelte anche dolorose per far quadrare i conti. Penso ai tanti imprenditori che stanno facendo di tutto per salvare le loro aziende e i posti di lavoro che hanno creato. La situazione economica è difficile anche qui da noi, in Toscana, e noi non l’abbiamo mai negato. In questa crisi non esistono isole felici, se non quelle rappresentate dai ricchi e dai ricchissimi che stanno meglio di tutti gli altri anche perché Berlusconi e il centrodestra non li hanno mai chiamati a compartecipare ai sacrifici. Ma siamo alla fine dell’anno ed è tempo di auguri, oltre che di analisi politiche. Allora l‘augurio che mi sento di fare è semplice e difficile al tempo stesso: che l’Italia ritrovi la strada per crescere (economicamente e non solo) e per andare a testa alta in Europa e nel mondo.A tracciarla è e dovrà essere il Partito Democratico. In Toscana e dalla Toscana ci metteremo, con grande umiltà, a lavorare perché ciò accada e perché il 2012 sia un anno migliore di quello che si sta concludendo».
Federico Vecchioni (coordinatore nazionale e presidente Italia Futura Toscana) «L’anno che sta terminando è stato sicuramente uno degli anni più difficili dal dopoguerra ad oggi. La crisi finanziaria internazionale ha duramente colpito anche il nostro Paese e le famiglie e le imprese stanno pagando, e continueranno a pagare, un conto salatissimo. In quest’anno cruciale Italia Futura ha svolto la propria missione con impegno e coerenza. Ha raccolto la passione civile e le competenze di tanti toscani e di tanti italiani che vogliono contribuire a costruire un futuro migliore per noi stessi ed i nostri figli. Ha creato realtà regionali, come in Toscana, entro le quali poter analizzare, discutere ed elaborare proposte concrete su temi di rilevanza territoriale e nazionale. Il 2012 si apre con una situazione economica sul filo del rasoio. Per uscire dalla crisi occorrerà fare dei sacrifici. Ma i sacrifici di oggi, temporanei, se correttamente ripartiti, potranno essere il volano della ripresa di domani. L'impegno di Italia Futura nel 2012 sarà rivolto proprio in questa direzione, promuovendo quella svolta di programmi e persone che l'Italia si merita.
Il mio personale augurio è che il 2012 sia un anno sereno e carico di speranza perché la ripresa, con lo sforzo di tutti e con spirito di squadra, è sicuramente possibile. Con questo auspicio rivolgo ad ognuno di voi ed alle vostre famiglie i miei migliori auguri per il nuovo anno».
Giordano Pascucci (presidente Cia Toscana) «Entriamo nel nuovo anno nel peggiore dei modi. Ad una crisi economica generalizzata che dura ormai da troppo tempo si è aggiunta una manovra del Governo che sta affossando sempre più la nostra agricoltura. Le imprese agricole toscane non intendono sottrarsi al generale sforzo per far fronte alla gravissima crisi del Paese, e sono pronte a fare la loro parte ma riteniamo che le misure adottate, sia in materia di tassazione degli immobili che in materia di contributi previdenziali, nella loro attuale formulazione e se non adeguatamente corrette tenendo conto di alcune specificità, sono assolutamente insostenibili per il settore, già investito da una profonda crisi che ha determinato negli ultimi anni, come hanno dimostrato i dati del 6°censimento dell’agricoltura, gravi fenomeni di abbandono derivanti dalla progressiva riduzione di reddito delle imprese. L’auspicio per il 2012 è che l’agricoltura torni ad essere considerata il settore primario, perché rappresenta un fattore chiave dello sviluppo, la cui importanza va ben oltre la percentuale di PIL; bensì la si valuti in termini di approvvigionamento alimentare, di presidio del territorio e difesa del suolo, di immagine produttiva e paesaggistica del nostro paese nel mondo. Ma l’agricoltura deve sempre guardare in positivo al futuro, ed è quello che il settore dovrà fare. La mia convinzione, e la convinzione della Cia regionale, è che il Paese possa uscire dall’attuale situazione di grave crisi, a partire da un grande sforzo di coesione sociale, che da un lato chiama ciascuno a misurarsi con i processi di profonda innovazione in atto, senza pregiudizi e chiusure; dall’altro lato chiama chi è alla guida del paese ad un grande sforzo di ascolto e di ricostruzione del patto sociale. Gli strumenti per l’equità non sono solo la calcolatrice e la bilancia; altrettanto essenziali sono gli strumenti in grado di promuovere lo sviluppo economico e sociale ponendo attenzione a tutti i comparti produttivi ed a tutti i territori che vi concorrono. L’agricoltura è pronta a partecipare a questo sforzo di rinascita del Paese, ma chiede attenzione e rispetto. Auguro un 2012 positivo a tutti i cittadini toscani e agli agricoltori della nostra regione, auguro un futuro di ripresa economica e di benessere sociale. Auguri Toscana».
Susanna Cenni (parlamentare Pd) «Mi auguro che le previsione economiche siano smentite, e che quindi possa fermarsi il processo che sta vedendo crescere le difficoltà delle imprese locali e la perdita di posti di lavoro. Mi auguro che si possa lavorare per una nuova stagione di fiducia tra cittadini, politica ed istituzioni. Mi auguro che si possa investire sulle donne e sui giovani perchè in loro risiedono le migliori energie per guardare avanti e per cambiare i paradigmi di un modello di sviluppo che ha divorato se stesso. Mi auguro e auguro a tutti noi che possiamo trovare le ragioni di un rinnovato impegno e di una nuova fiducia l'uno nell'altro per cambiare lo stato delle cose».
Giovanni Lamioni (presidente della Camera di commercio di Grosseto) «Sono abituato a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno ed è per questo motivo che affermo con convinzione che gli impegni presi per questo 2012 saranno portati a termine nonostante la situazione economica difficile. Accanto alle misure che metteremo in campo per fronteggiare la crisi l'ente camerale porterà a termine i progetti di promozione del territorio. Ora è il momento di seminare per saper cogliere poi la ripresa. Le consuete manifestazioni sul vino e sul cibo, “Maremma Wine Shire” e “Maremma Food Shire”, si uniranno in primavera in un solo appuntamento: Maremma Wine & Food Shire, il salone dei vini e dei prodotti di qualità della Maremma toscana. Con questa iniziativa vogliamo che la Maremma si dimostri per quello che è e per quello che vale, svincolandosi una volta per tutte, da un passato che per decenni l’ha dipinta come terra sfortunata. Continueremo con le nostre attività a dare ossigeno alle imprese e a valorizzare il brand Maremma».