FIRENZE – Romeo e Giulietta versione terzo millennio. Due innamorati, due amanti che soffrono della condizione disumana dell’amore non corrisposto e degli sbalzi d’umore che l’amore causa. Così, e con buona dose d’ironia, se li immaginano gli attori Beppe Salmetti e Simone Tangolo, in scena domenica 28 agosto all’Anfiteatro di Villa Strozzi a Firenze con “Romeo e Giulietta – L’amore fa schifo ma la morte di più”.
Inizio ore 21,15. Biglietti 15/10 euro (riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, Uisp, ATC, iscritti ai corsi di formazione del Teatro delle Donne). Prevendite su www.ticketone.it. Info e prenotazioni sul sito ufficiale www.teatrodelledonne.com (tel. 0552776393 – teatro.donne@libero.it).
Uno spettacolo cantato, ballato e saltato. Uno spettacolo spericolato e lieve, che stuzzica un mostro sacro come il “Romeo e Giulietta” di Shakespeare con la voglia di gettarlo nella vita di tutti i giorni, nei turbamenti di tutti noi, un lavoro che ne riconosce la sorprendente poesia e la quasi violenta universalità, ma non trova altro rimedio che riderne per avvicinarcisi, per poter partecipare almeno un pochino.
L’amore fa schifo, ma la morte di più. Molto di più. Almeno da vivo puoi morire d’amore. Sul palco si racconta com’è diventato Romeo oggi e come risponde al suo amore Giulietta, ma soprattutto, grazie alla musica, si canta di tanti altri personaggi lasciati in disparte e sofferenti. In scena troviamo due attori, due amici, due persone innamorate che cercano di venirne a capo. Cercano di capire cosa succeda al loro corpo, alle loro menti, alla loro percezione del mondo quando l’amore arriva. Che si attaccano a quel che possono per uscirne vivi, anche alla letteratura. “Dal riso al piango” in una frazione di secondo come dice uno dei personaggi. Dal caldo al freddo. Dalla quiete all’ansia. Dal me al te. Dall’io al noi.
Che poi questi due, non sono solo due! A volte diventano tantissimi! La storia di Romeo e Giulietta, il loro amore, non investe solo loro. Intorno ai due amanti si muovono ridono piangono e soffrono tanti altri personaggi a loro volta sconvolti dall’amore. Romeo e Giulietta li conoscono tutti, ma perché non parlare del Povero Paride? Di certo non meno vittima dell’amore di Giulietta. Testo di Guglielmo Shakespeare e Beppe Salmetti, musiche di Simone Tangolo, drammaturgia e regia di Cecilia Ligorio.
Lo spettacolo chiude l’anteprima di Avamposti Teatro Festival 2022 organizzata dal Teatro delle Donne nell’ambito dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze.