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PRATO – Sul sistema tessile di Prato l’alluvione ha avuto un ricaduta pesante. Confindustria Toscana nord stima un calo della produzione del 10,9% e delle esportazioni dell’11,9% nei primi tre mesi del 2024.

Riguardo all’export di tessuti pratesi, spiega una nota, anche nel 2023 i primi mercati di sbocco esteri per importanza sono stati paesi europei comunitari: ancora in prima posizione la Spagna con il 14,6% del totale (anche se in calo di -3,2% sul 2022); seconda la Francia (viceversa in avanzamento del +6,9%, coprendo così il 9% dell’export 2023); terza la Romania (-2,1%, con una quota del 7,9%), paese dove si effettuano operazioni di confezionamento anche per conto di aziende di altri paesi. A seguire Germania, Marocco, Portogallo, Regno Unito, Turchia.

Le aziende pratesi produttrici di tessuti (trama ordito, a maglia, jacquard, speciali, tecnici, spalmati, velluti, a pelo e altri) sono 230 con oltre 4.500 addetti diretti. Gli ultimi dati disponibili fanno stimare per queste aziende più di 2 miliardi di euro di fatturato: gran parte (circa il 70%) è da attribuire all’export, che nel 2022 è stato pari a 1,38 miliardi di euro (+20% sul 2021).

Per le aziende pratesi attenzione per Milano Unica, dal 9 all’11 luglio, con 118 espositori, contro i 95 della corrispondente edizione del 2023 e i 101 di gennaio 2024. Sono invece 18 (contro, rispettivamente, 55 e 20) i partecipanti a Première Vision, in programma a Parigi dal 2 al 4 luglio.

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