Ironia, sarcasmo, leggerezza. Questi gli elementi che contraddistinguevano la poesia immortale di Riccardo Marasco. Anche in occasione dell’evento più catastrofico degli ultimi 50 anni della sua città, l’alluvione di Firenze del 1966, il “menestrello” riuscì a raccontare quei drammatici eventi con rime e musiche senza tempo. Eterne come la sua poesia.