«Ho letto, in questi giorni, il vivace dibattito nato intorno alla proposta di estendere i confini del Parco della Maremma alla Laguna di Orbetello come il segnale di un grande interesse per il territorio, che non può in alcun modo essere sottaciuto o disatteso». Così l’assessore regionale al turismo Federica Fratoni intervenendo sulla grave crisi ittico ambientale che ha colpito nelle scorse settimane la laguna di Orbetello.
Governance adeguata e tempi brevi «E’ patrimonio comune la volontà di non creare nuovi enti, di trovare una soluzione possibile con quelli già esistenti e di non lasciare ad un unico soggetto, perché da solo non può farcela, la gestione di questa complessa situazione.- ha aggiunto l’assessore Fratoni – In quest’ottica ho evidenziato la necessità di affidare la laguna a una gestione ordinaria, sistematica e adeguata, in grado di far evolvere l’attuale accordo fra Regione, Provincia e Comune nella direzione di un assetto più idoneo, attraverso uno strumento naturalmente vocato alla salvaguardia dell’ambiente quale è il Parco. Resta questa la scelta più opportuna. In tal senso, infatti, ho chiesto approfondimenti tecnici agli uffici, necessari a verificare alcuni aspetti. Il primo, se è possibile estendere i confini ai soli specchi lagunari, senza continuità territoriale e senza aggravare il livello dei vincoli già esistenti. L’altro, in alternativa al precedente, sulla possibilità di affidare la gestione della laguna al Parco della Maremma, tramite una convenzione. Sono in corso le opportune verifiche. La laguna, quale area di indiscutibile pregio, è già ricompresa da tempo, in tutto o in parte, in vari istituti: riserva naturale, area contigua, zps, sic, sin, convenzione di Ramsar. Credo che non sia necessario aggiungerne di nuovi, ma si debba lavorare a partire da quelli esistenti, discutendo della loro gestione e di come tale opzione non debba limitare in alcun modo le attività economiche, semmai promuoverle e valorizzarle ulteriormente».
Cris in laguna, Paffetti: «Dichiarazioni Faida dannose per economia del territorio»Sulla crisi della laguna di Orbetello e sugli attacchi arrivati da più associazioni naturalistiche in seguito al gran numero di pesci morti per il gran caldo che ha toccato l’oasi naturalistica toscana è tornata a parlare anche il sindaco della cittadina in provincia di Grosseto Monica Paffetti. «Rimango allibita dall’allarme lanciato dalla Faida Federcamping, che dimostra una mancata conoscenza degli atti che riguardano il territorio. –ha spiegato Paffetti – La Faida ha dichiarato, erroneamente, che vengono sversati in mare elementi inquinanti e acque prive di ossigeno, che provocherebbero l’inquinamento di aree costiere anche distanti dai punti di sversamento. Invito il segretario della Faida a leggere i dati Arpat, tra l’altro presenti sul nostro portale, e sottolineo che dal 18 di luglio, data di apertura del canale di Fibbia, non si sono mai verificate le condizioni che avrebbero potuto portare a un divieto di balneazione. Ci dispiace leggere dichiarazioni che parlano di un «vistoso e incontrollato inquinamento di area costiera anche distante». Credo che queste dichiarazioni arrechino veramente un importante danno all’immagine turistica del territorio e alla sua economia».