Un secchio di letame per il governatore della Toscana e candidato alla segreteria del Pd, Enrico Rossi ieri sera nel corso di un dibattito a cui stava partecipando alla Festa dell’Unità di San Miniato a Pisa per presentare il suo libro, ‘Rivoluzione socialista’. Protagonista del gesto è stato, un imprenditore della macellazione, Giovanni Cialdini, da tempo contrario una norma regionale che impone un limite il numero degli animali da macellare. Cialdini infatti ha messo in piedi due anni fa una macelleria islamica che si è dovuta scontrare con i limiti e le prescrizioni della legge regionale, ed in particolare sul numero consentito per la macellazione dei capi con rito halal fissato in 40 in un anno. Una vicenda che è stata al centro di polemiche aspre e di battaglie condotte dallo stesso Cialdini.
L’aggressione L’uomo si è, quindi, avvicinato a Rossi, ha aggredito il governatore toscano spingendolo a terra e gli ha rovesciato addosso il secchio di letame, con lo stesso Rossi che ha reagito e l’uomo che ha tentato di allontanarsi ma è stato riconosciuto e bloccato dalle Forze dell’Ordine. Il presidente della regione Toscana ha raggiunto poi velocemente il dietro le quinte del palco dove stava parlando, si è lavato, cambiato e la presentazione del libro è ripresa davanti al pubblico della festa che ha espresso solidarietà al presidente della Regione. Successivamente, secondo quanto riporta il quotidiano ‘La Nazione’ edizione di Pisa, il presidente della Regione Toscana si è dovuto recare in ospedale per dei graffi provocatigli dall’aggressore e per il timore che a contatto con lo sterco potessero risultare infezioni, con grande paura della moglie.
La telefonata di vicinanza di Renzi Il gesto è stato condannato dai dirigenti del Pd nazionali e regionali toscani. Tra i primi ad esprimere solidarietà, pubblicando sul suo profilo Facebook anche la foto del luogo in cui è avvenuta l’ aggressione, è stato il vicesegretario regionale del partito, Antonio Mazzeo «L’aggressione subita questa sera (ieri sera ndr.) a San Miniato da Enrico Rossi è vergognosa e inaccettabile – ha sottolineato Mazzeo nel suo post – E’ un atto gravissimo. Si possono avere idee diverse, si può contestare e protestare. Ma il rispetto è e deve essere alla base di tutto. La mia piena e totale solidarietà al presidente della Regione e la più ferma condanna a chi ha compiuto un gesto, semplicemente, inqualificabile”. In serata è arrivata ad Enrico Rossi anche la telefonata di vicinanza e solidarietà da parte del segretario del Pd, e presidente del Consiglio, Matteo Renzi.