ROMA – Le dichiarazioni di Matteo Renzi sui pm del procedimento sulla fondazione Open “possono portare ad una pericolosa delegittimazione dell’operato della magistratura agli occhi dell’opinione pubblica” L’altolà arriva dalla giunta dell’Anm che punta l’indice contro gli “attacchi diretti” di Renzi “alla persona dei singoli magistrati requirenti, ingiustamente additati come autori di condotte ‘eversive’ e ‘scandalose’, nonché di tesi accusatorie ‘farneticanti’ e ‘strampalate'” .

“Ho molta stima di Carlo Nordio, mi aspetto che chi sbaglia paga. Un magistrato che sbaglia, deve pagare” aveva affermato Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Io rispetto i giudizi – ha aggiunto -, il Pm di Firenze Luca Turco non rispetta i giudizi della Cassazione. E’ una cosa enorme, al limite dell’eversivo”.

Secondo Renzi “il processo di mostrificazione che è stato fatto in questi anni è andato avanti anche negli ultimi mesi”, ma “sono arrivate le prime assoluzioni, assoluzioni importanti, e sono arrivate anche tante attestazioni di stima, di affetto e di simpatia”. La vicenda Open, ha detto il leader di Iv, “è una vicenda che la Corte di Cassazione ha sostanzialmente disintegrato nell’ipotesi accusatoria”.

Quella di David Rossi, ha proseguito Renzi, “è una vicenda drammatica. Sono già passati dieci anni, a pensarci vengono i brividi. Quello che è sconvolgente è che nessuno di noi si può permettere di giudicare, nessuno sa cosa sia successo davvero, io non sono in condizione di farlo. Quello che è certo è che quei magistrati che hanno fatto l’indagine si devono vergognare perché ciò che è successo a Siena è uno scandalo. E’ la dimostrazione che ci sono tantissimi magistrati bravi e poi ce ne sono alcuni, uno l’ho conosciuto personalmente, il dottor Nastasi, che se va bene sono degli incapaci perché la loro capacità di gestire quell’indagine è scandalosamente vergognosa”.